Il giornalista de La Nazione analizza l’eliminazione contro il Betis Siviglia: la delusione è forte, ma i segnali di crescita non vanno ignorati
Stefano Cecchi, in un editoriale pubblicato su La Nazione, riflette sull’uscita della Fiorentina dall’Europa per mano del Betis Siviglia. Una sconfitta che brucia, ma che non cancella i segnali positivi di un percorso di crescita.
“Peccato. La Fiorentina viene messa fuori dall’Europa per mano di un Betis certo più forte ma non irresistibile, soprattutto in difesa“. Secondo Cecchi, per raggiungere la terza finale europea consecutiva sarebbe servito “qualcosa in più“: “Magari solo la versione migliore di alcuni suoi giocatori fondamentali, da Kean a Gudmundsson, da Dodo a Fagioli, che in questa sfida doppia per motivi diversi hanno sprigionato solo in parte il loro potenziale“.
L’analisi non manca però di riconoscere il valore complessivo del gruppo: “Una compagine comunque ammirevole, quella viola, che ha giocato alla pari con una squadra che tecnicamente ha qualcosa in più“.
Nonostante la delusione, Cecchi invita a guardare oltre: “Resta l’idea che finalmente la Fiorentina abbia assemblato un telaio sul quale poter edificare un futuro. Un progetto di squadra da correggere e migliorare, ma non buttare via sulla spinta di una delusione che certo fa male ma non può far smarrire la ragionevolezza“.
Di
Redazione LaViola.it