L’ex patron viola torna a parla del crack della Fiorentina: “È andata a finire che io non ho mai avuto torto e quindi non ho mai avuto diritto di difesa”
Ospite della trasmissione di Rai Uno Storie Italiane, Vittorio Cecchi Gori è tornato a parlare del suo recente malore e della questione Fiorentina. Queste le sue parole:
MALORE. “Ho avuto l’appendicite come i ragazzini. Mio figlio mi ha portato al Gemelli e mi hanno operato ma adesso sto bene, vado a nuotare e faccio quaranta vasche“.
RITA RUSIC. “Al telefono mi ha seguito ma sta a Miami. Mio figlio Mario è il mio salvatore in queste situazioni. A Natale vedrò mia figlia Vittoria, spero che venga in Italia perché io non me la sento di andare in America. Non ci vediamo da tanti anni…“.
FALLIMENTO FIORENTINA. “È una cosa difficile da spiegare. Da parte mia c’è una causa nei confronti della FIGC e della curatela, c’è una richiesta danni da 400 milioni perché la Fiorentina non doveva fallire. Sono stato condannato solo io, ma non entro nel merito. Una cosa va detta: io non sono mai stato giudicato nel merito. È andata a finire che io non ho mai avuto torto e quindi non ho mai avuto diritto di difesa“.
DOCUMENTARIO. “Il documentario sulla mia vita? È fatto abbastanza bene, giochicchiavo al calcio ma non era da grandi livelli. Più del calcio a me piace il cinema. Ripercorrendo le tappe della mia vita mi son accorto di quanti film ho fatto nella mia vita e mi chiedo: chi mi ha dato la forza?“.

Di
Redazione LaViola.it