Chiesa sicuro di un posto, Castrovilli e Biraghi si giocano chance importanti. Bonaventura spera nel rilancio dopo essere stato ripudiato dal Milan
Sul Corriere Fiorentino si parla dei violazzurri dopo la partita contro il Torino (LEGGI QUI il nostro approfondimento). Tu chiamale se vuoi, suggestioni. Non solo il cross millimetrico di Chiesa per Castrovilli su cui sembrava essere scritto sul pallone «spingere», che richiama alla mente il capolavoro di Conti per Rossi nella semifinale mondiale contro la Polonia del 1982, ma anche il numero di viola-azzurri che potrebbero essere chiamati da Mancini per l’Europeo: 4, come 4 furono al Mundial spagnolo (Antognoni, Graziani, Massaro e Galli).
CHIESA. Nella formazione che ha battuto con merito il Torino ce n’erano appunto quattro di possibili convocati e se il buongiorno si vede dal mattino è possibile che il poker ce la faccia ad eguagliare quel record. Il più sicuro di tutti, l’Antognoni della situazione, fatti comunque i necessari distingui, è Federico Chiesa, che ha già superato il padre Enrico come numero di presenze in Nazionale. Il ct lo ha sempre convocato, anche nei momenti più bui del ragazzo. E uno dei motivi, se non il principale, per cui è stato detto di no ad un eventuale trasferimento all’estero è proprio per questa lontananza dall’Italia che potrebbe creare dei problemi per la chiamata in azzurro.
CASTRO E BIRAGHI. In seconda battuta, e in rampa di lancio, c’è Gaetano Castrovilli: per ora una manciata di minuti in azzurro, ma quante promesse per il futuro. Se seguirà gli interessati consigli di Iachini e raddoppierà i gol della passata stagione, potrebbe addirittura strappare un posto da titolare. Poi c’è il mistero Cristiano Biraghi. Siccome Firenze è il regno degli scettici, qualcuno si è chiesto se l’ottima partita di sabato sera, con quello strapotere atletico sorprendente, più che un merito del laterale viola non sia il frutto della preparazione interista di Antonio Conte.
JACK. Anche perché lo scontroso ragazzo lombardo è già stato più volte convocato in azzurro, segnando pure un gol decisivo alla Polonia. Infine il nuovo arrivato, Jack Bonaventura, ripudiato dal Milan, orgoglioso come pochi e con la voglia di dimostrare di non essere affatto finito. Magari avrà più difficoltà degli altre tre a staccare il biglietto europeo, ma se ce la facesse sarebbe una soddisfazione doppia.
Di
Redazione LaViola.it