Errori fatali per i rossoblù, viola ancora in corsa per l’Europa. Il Bologna domina ma si espone troppo dietro
Il Bologna cade ancora una volta nella trappola dei propri errori difensivi. Come a San Siro contro il Milan, scrive il Corriere dello Sport-Stadio, i rossoblù giocano meglio ma vengono puniti in contropiede. Al Franchi, la Fiorentina si impone 3-2 grazie a cinismo e ripartenze, nonostante una prestazione superiore degli uomini di Italiano. Il gol decisivo lo firma Moise Kean, lanciato da un colpo di testa di Mandragora e libero di colpire mentre Lucumí e Casale si fanno sorprendere alle spalle.
La Fiesole contesta Palladino e Pradè
Il clima sugli spalti è rovente: durissima la protesta dei tifosi viola, che prendono di mira Raffaele Palladino e il direttore sportivo Daniele Pradè. Cori e striscioni come “Palladino-Pradè coppia perdente, sparite per il bene della nostra gente” o “Finita ambizione, fuori dalle palle, questa è la vostra dimensione” accompagnano la gara, senza però intaccare il sostegno alla squadra. Curiosamente, nessuna critica è rivolta al presidente Commisso. In controtendenza, applausi per Vincenzo Italiano, ora sulla panchina del Bologna, che a fine partita saluta la curva che fu sua, ricevendo consensi.
Bologna bello ma fragile
Dopo il vantaggio viola con un tiro deviato di Parisi, il primo tempo è un monologo rossoblù: 11 tiri a 1, ritmo alto e pressing costante. Ndoye si distingue a destra, mentre Cambiaghi e Castro sono meno efficaci. Nella ripresa, i cambi di Italiano funzionano: dentro Orsolini e Dallinga, ed è proprio il neoentrato olandese a pareggiare di testa su cross dell’azzurro. Ma i bolognesi si espongono ancora: errore su una rimessa, Parisi sfonda e serve a Richardson il 2-1. Ancora Ndoye ispira il 2-2 con una splendida azione, finalizzata da Orsolini. Ma nel finale, altra disattenzione e Kean sigla il 3-2.
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Redazione LaViola.it