Dei nuovi manca all’appello solamente Nicolò Zaniolo. Ma questa sosta può essere il suo spartiacque
Come sottolinea il Corriere Dello Sport, dei nuovi manca all’appello solamente Nicolò Zaniolo. Dopo la crescita di Fagioli, il buon impatto di Folorunsho e di Pablo Marì, con Ndour che sta facendo quello che ‘doveva fare’, dei nuovi arrivati a gennaio Zaniolo è quello che ha faticato di più.
È un discorso di inserimento e, a legare, di rendimento: né l’uno e nell’altro sono stati come sperato e voluto un po’ da tutti. Da parte di Zaniolo che pensava a un impatto differente sulle situazioni di casa Fiorentina, da parte di Palladino (che l’ha fortemente voluto trovando sponda immediata nel diretto interessato), da parte dello stesso club che sull’attaccante ha puntato investendo (in teoria) 15,5 milioni, quanti ne occorrono per un riscatto che diventa obbligato al 60 per cento di presenze da almeno trenta minuti sulle partite stagionali.
Con tre su otto contabilizzate finora (l’ex Atalanta non è stato convocabile per il recupero con l’Inter) al momento il riscatto non è nemmeno ipotizzabile. Ma è questione che viene dopo: prima c’è da capire il motivo per cui Zaniolo non si è preso la Fiorentina e come fare per consentirlo. Il suo score per ora racconta di cinque partite in campionato per un totale di 251 minuti senza gol e appena undici minuti nel ritorno degli ottavi di Conference League.
Questa sosta può fare da spartiacque: c’è stato uno Zaniolo fino alla Juventus, ci può essere uno Zaniolo dall’Atalanta in poi (appuntamento subito non banale per lui), che rimane pur sempre il periodo in cui si decide tutto in Italia e in Europa. La versione di Zaniolo vista a Firenze finora è stata una versione molto lontana da quella conosciuta, anche celebrata in passato, e di sicuro da quella auspicata per il valore del calciatore: ma se (quasi) due mesi sono passati così, altri due pieni rimangono. E le cose possono cambiare.
Di
Redazione LaViola.it