La Fiorentina cerca una punta che svolga il ruolo di vice-Kean. Avanza la candidatura di Cristian Shpendi. Siwe e Calvert-Lewin alternative
Adesso non ci sono più dubbi sul tipo di attaccante, perché a sdoganarne il profilo è stato Stefano Pioli nel post Manchester United. “Uno che sappia andare in profondità? Può essere”. A domanda precisa, risposta che sembra meno precisa solo in apparenza e allora si torna indietro di due mesi, a quando la Fiorentina non era ancora sicura di tenersi Kean e in quei giorni cercava uno che sostituisse Moise, non un vice Moise: il primo non serve più, con grande gioia del club e dei tifosi viola, il secondo sì e arriverà, scrive il Corriere Dello Sport Stadio.
SHPENDI SU TUTTI. Di conseguenza Cristian Shpendi, Jacques Siwe e Dominic Calvert-Lewin hanno sostituito Fotis Ioannidis che a suo tempo, tra gli altri, era stato individuato tra gli obiettivi principali insieme a Piccoli del Cagliari. Rimane l’esigenza di garantirsi un attaccante che prenda ruolo e compiti del centravanti della Nazionale e la Fiorentina guarda appunto al terzetto di cui sopra. Con uno più avanti degli altri: Shpendi. Perché rappresenta la giusta via di mezzo per non ripetere l’errore della scorsa estate, ammesso dalla stessa dirigenza viola (non prendere un vice Kean), e il motivo per cui quell’errore c’è stato (non prenderlo per non fare ombra a Moise che aveva bisogno di tutto lo spazio possibile sul palcoscenico per il rilancio personale). La stagione dell’ex Juventus si sa com’è andata e dodici mesi dopo il problema non si pone più: la punta del Cesena può essere la soluzione perfetta.
OUTSIDER. Interessava a gennaio e interessa ora, quindi l’inizio della settimana di Ferragosto potrebbe portare novità. Però, non c’è solo Shpendi. C’è, ad esempio, anche Jacques Siwe, 25 anni e due in più della punta dei bianconeri romagnoli, franco-camerunense che gioca nel Guingamp in Ligue 2 e che la Fiorentina segue con interesse per decidere a breve se aprire una trattativa vera e propria con la società bretone, ma c’è anche Calvert-Lewin (classe 1997 ex Everton), a sua volta nelle mire viola in inverno e ora rientratoci da svincolato con una specie di autocandidatura che al Viola Park non hanno cestinato e tengono lì. A meno che il lavoro tra Pradè e Goretti, con il supporto dell’area scouting, non stia producendo un altro nome. Quello giusto.

Di
Redazione LaViola.it