Sconfitta nell’ultima amichevole con la Japan University. Dzeko più coinvolto e Sohm sempre più centrale: è suo l’assist
Come riportato dal Corriere dello Sport, Stefano Pioli ha le idee chiarissime e ieri sera nell’amichevole con la Japan University (2-1 il risultato finale a favore della selezione del Sol Levante), ultima del programma estivo e prova generale verso l’andata dei playoff di Conference League contro gli ucraini del Polissya, ha schierato la stessa formazione di partenza a Manchester: quella titolare. Con Gudmundsson a sostegno di Kean e Dzeko nel tridente offensivo, e ancora Sohm in coppia con Fagioli a centrocampo. Non solo: avendo portato in panchina solo per fare numero quasi tutti gli altri calciatori della rosa dopo averli impiegati in mattinata nella seduta con la Primavera, il tecnico parmigiano la prima e unica sostituzione l’ha fatta al 34′ della ripresa inserendo Bianco per Dzeko e passando al 3-5-1-1.
Il test con la selezione nipponica ha permesso al tecnico parmigiano di ricavare nuove indicazioni. In alcuni casi certezze, tipo l’intesa Dodo-Kean, con neo le più occasioni a testa non sfruttate, oppure la centralità di Sohm nel gioco viola stavolta, ad esempio, sotto forma di assist per Gud sul gol del vantaggio viola (16′), e in altri casi segnali, tipo Dzeko più coinvolto. Semmai, Pioli avrà sicuramente qualcosa da ridire ai suoi sulla fase difensiva e c’entra poco il dubbio che aleggia sulla difficoltà di sostenere il tridente d’attacco, perché il pareggio concesso agli ospiti al 33′ (cross di Matsunaga, Pongracic che si fa scavalcare dal pallone, Gosens che chiude in ritardo, nel mezzo ai due c’è Tsuneto che batte De Gea in scivolata) è arrivato a difesa schierata, così come un altro paio di tiri pericolosi concessi troppo facilmente a Yamaichi e compagni da dentro l’area. Compreso quello del 2-1.
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Redazione LaViola.it