
Alla ripresa ci saranno Milan, Bologna e Inter per la Fiorentina. Calendario da paura, ma anche occasione ideale per risalire
E se il calendario fosse un’occasione? Scrive il Corriere Dello Sport Stadio dei prossimi impegni che attendono la Fiorentina. Sulla strada della risalita è vero il contrario, anche perché sennò quella strada diventa una salita improba. E allora, invece di aggiungere timore/paura per un destino che si pensa segnato alla ripresa del campionato, dovendo la Fiorentina incontrare Milan, Bologna e Inter in quel che resta di ottobre con doppio viaggio in Lombardia, alla rabbia/delusione per i tre punti conquistati in sei partite di campionato che condannano la squadra viola a precise responsabilità e fanno male ai tifosi, non è meglio guardare al calendario come a un’opportunità?
RISALITA. Un anno fa di questi tempi (6 ottobre 2024, 2-1 al Milan) iniziavano la serie di otto vittorie consecutive, adesso sono portatori di un record al contrario che si era verificato una sola volta nel lontanissimo 1928 in novantanove anni di storia viola: perdere le prime tre gare di fila in casa. E se è vero a parole fino a prova contraria nei fatti che dentro lo spogliatoio c’è una determinazione fortissima di chiudere questo periodo e ripartire con uno slancio pari alle ambizioni estive, il calendario può essere un’occasione. Tre partite da domenica 19 a mercoledì 29 (turno infrasettimanale) che hanno il potere di accelerare la discesa spalancando le porte del baratro, ma anche quello di aprire scenari ora totalmente chiusi con prospettive che diventerebbero inaspettatamente intriganti, quasi inebrianti per il repentino cambio di pensiero e visuale. Un’occasione, appunto, e su quella la squadra viola è necessario che si concentri. Milan, Bologna e Inter sono avversari complicati, molto complicati da affrontare in un momento che è naturale induca al pessimismo e non all’ottimismo da paradosso, però lo è anche la situazione della Fiorentina per il contesto generale oltre che per la classifica in sé: quando però siamo solo alla sesta partita giocata e ne mancano altre trentadue. E soprattutto dalle situazioni complicate ci si tira fuori andando oltre i propri limiti, con orgoglio e senso di appartenenza.

Di
Redazione LaViola.it