
Altra prova da leader di Mandragora. E’ uno dei pochi a salvarsi. C’è fiducia sul rinnovo, si attende la chiamata della società
Rolando Mandragora ha lanciato un altro segnale forte alla Fiorentina, scrive il Corriere Dello Sport Stadio. Il gol col Como è stato un’altra risposta, confermando di essere tra i pochi trascinatori di una squadra spaesata. In un certo senso l’ex Torino è ripartito da dove aveva finito, continuando a segnare e trasmettere grinta a tutti compatibilmente con lo stato di confusione che avvolge la Fiorentina da settimane. Fatto sta che il centrocampista è uscito alla grande da un’altra prestazione desolante in genere. Il classe ’97 oggi è il capocannoniere della Fiorentina in campionato, davanti a Luca Ranieri (secondo e ultimo marcatore). Se la Fiorentina cercava risposte, le ha ricevute.
ATTESA. Non a caso la linea è chiara: c’è la volontà di prolungare il contratto di Mandragora attualmente in scadenza nel giugno del 2026, con opzione per il 2027 al raggiungimento della venticinquesima presenza stagionale. L’idea sarebbe quella di portarlo fino al giugno del 2028, magari con opzione per l’anno successivo. Il punto è che non sono ancora stati fatti passi avanti concreti. Da parte del club, s’intende. Anche perché il giocatore ha sempre dato la sua priorità alla Fiorentina, preferendo la permanenza in maglia viola ad altri eventuali scenari. Sembrava che il mese di settembre potesse essere quello giusto per mettere tutto nero su bianco, dopodiché la situazione difficile in cui è cascata la Fiorentina ha rallentato le cose. I presupposti ci sarebbero, visto che Pradè e Goretti hanno pronto un incremento dell’ingaggio che porti il giocatore da 1,5 milioni (bonus compresi) a 1,8 milioni netti a stagione come da richiesta. È tutto apparecchiato: il procuratore è in attesa di una chiamata dal Viola Park che non è ancora arrivata. Resta la fiducia delle parti in causa.

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Redazione LaViola.it