Rassegna Stampa

CdS-Stadio – Il popolo viola c’è, deluso e arrabbiato. In ottocento a Marassi

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Il popolo viola c’è, deluso e arrabbiato. In 800 a Marassi al seguito della Fiorentina di Vanoli che oggi deve reagire

Il popolo viola c’è, almeno in trasferta. Deluso e arrabbiato, con l’ultimo rigolo di pazienza esaurito sette giorni fa, nella sconfitta interna col Lecce. Dopo i settecento di Mainz in Conference League, saranno ottocento i cuori viola a seguito della squadra allo stadio Luigi Ferraris di Genova, scrive il Corriere Dello Sport Stadio.

Settore ospiti tutto esaurito, con il tifo caldo che risponde ancora una volta presente. Vicinanza e supporto sì, ma contestazione ancora in atto, con la rabbia che, dopo l’addio del direttore sportivo Daniele Pradè e del tecnico Stefano Pioli, si sposta ora sui giocatori: “Ultimo avvertimento” ha scritto la Curva Fiesole sopra uno striscione appeso fuori dal Franchi. “Senza mister non avete più scusanti. Lottare e vincere o passeremo alle maniere pesanti!”. Nessun velo, ma una minaccia di conseguenze concrete. Sotto la lente d’ingrandimento ora sono finiti Luca Ranieri e compagni. Un messaggio che arriva al culmine di dieci giorni in cui il tifo organizzato aveva tappezzato la città di striscioni; poi la partita col Lecce, quando la contestazione sembrava aver toccato il limite massimo. In settimana è arrivata un’altra prova deludente (e sconfitta) con il Mainz. In caso dovesse arrivare la terza sconfitta in sette giorni, è certo quindi che vedremo scene simili a quelle a cui siamo abituati, con la squadra fischiata e respinta dalla curva. Se lo zoccolo duro del tifo continua a esserci nonostante lo stato d’animo, non vale lo stesso per il resto della piazza. Nell’ultima partita al Franchi la Fiorentina ha fatto registrare 18.184 presenti (abbonati inclusi), il dato peggiore di questo inizio di Serie A, il secondo più basso da quando la capienza dell’impianto di Campo di Marte è stata dimezzata a causa dei lavori in corso.

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