Gudmundsson ha spesso avuto grandi difficoltà contro le piccole. Bene invece contro le grandi. Deve fare di più
Si sofferma su Albert Gumundsson il Corriere Dello Sport Stadio. La Fiorentina sta sfruttando questo mini-ritiro in Sardegna per fare blocco unico. E nell’ottica di compattarsi in vista del rush finale i viola dovranno ritrovare soprattutto il proprio numero dieci, Albert Gudmundsson.
Gud quest’anno è stato tutto fuorché una certezza. Vuoi per una prima parte di avventura a Firenze condizionata da una mancata vera preparazione estiva, vuoi per la vicenda giudiziaria che lo vede tuttora protagonista (l’ex Genoa è accusato in Islanda di ‘cattiva condotta sessuale’, fatti risalenti all’agosto 2023), del calciatore in grado di fare la differenza al primo vero anno in Serie A a Genova si sono visti soltanto sprazzi. E a dir la verità tutti (o quasi) in gare specifiche: Lazio (doppietta), Milan, Napoli, Juventus. Dei soli sei centri realizzati in Serie A, cinque sono arrivati in incroci con le big. Gud ha inciso soprattutto nelle partite di cartello; viceversa, ha spesso toppato con le ‘piccole’ (un solo gol, da ex contro il Genoa, nelle sfide con squadre nella colonna destra della classifica).
Sia contro il Parma che contro il Celje, in situazioni in cui la Fiorentina era chiamata a fare la gara, il dieci non ha risposto presente. Il terzo appello arriva oggi: già contro il Cagliari Palladino gli chiederà qualcosa in più. Di stare più vicino a Kean e allo stesso tempo di essere più dentro al gioco, in un altro pomeriggio in cui i viola dovranno provare a imporre la propria superiorità tecnica.
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Redazione LaViola.it