Rassegna Stampa
CdS-Stadio – Fagioli, il triplice compito riservatogli da Pioli. Da non sbagliare
Sarà un inizio di stagione importante per Fagioli. Il centrocampista sarà chiamato a ricoprire più compiti nella mediana viola
Un po’ regista, un po’ incursore e con un occhio attento all’interdizione per sopportare il tridente davanti. Sono questi i compiti tattici che Stefano Pioli sta affidando a Fagioli, scrive il Corriere Dello Sport Stadio.
Con il 3-4-1-2 come sistema di gioco e, siccome dei quattro nel mezzo due sono esterni di corsa e di spinta (Dodo e Gosens), appare lapalissianamente scontata l’importanza dei due centrocampisti. Fagioli si è buttato a capofitto con ritrovata convinzione, una voglia “diversa” e tanto entusiasmo, trasmesso dai compagni e ritrasmesso a loro in un’osmosi che sta contagiando il gruppo e l’ambiente che lo circonda. Il triplice compito non è altro che la sintesi delle enormi qualità tecniche del classe 2001 emiliano, uno che al pallone dà la massima confidenza possibile, e così, destro o sinistro nulla cambia, quel pallone lo mette un po’ dove vuole: martedì sera a Nottingham, ad esempio, ha trovato Gudmundsson quaranta metri più avanti in area avversaria: aggancio mancato non per colpa dell’islandese e occasione sfumata. Ma il gesto rimane notevole in tutta la sua bellezza stilistica oltre che tecnica, segno tangibile di quello che può e deve fare Fagioli per essere il valore aggiunto della Fiorentina. Ben oltre il gol e i due assist (entrambi alla Juventus) che hanno rappresentato il bilancio delle quindici presenze nei suoi primi quattro mesi in maglia viola. Ma quella appunto è stata un’altra storia. Ora “Nico” ha da fare il regista quando Pioli vuole che faccia il regista e ha da fare l’incursore nell’altra metà campo a caccia del pallone, anche questo non casualmente affidato a lui perché il recupero diventa subito occasione per Kean, Dzeko, lo stesso Gudmundsson o chiunque ci sia da lanciare in porta con quei piedi lì. I piedi vellutati di Fagioli.