È stata centrata la qualificazione alla Conference, senza gol e senza un’identità manca però il feeling. Serve entusiasmo: la vicenda Torreira invece è stata letta negativamente
La sosta è momento di riflessione e di primi bilanci: li fa la Fiorentina (società e squadra) e li fa Firenze, scrive il Corriere dello Sport. La città s’interroga, valuta e giudica, e il pensiero alla fine di tutto è che i tifosi viola si aspettavano e si aspettano di più. E la società viola ne è consapevole.
L’ATTACCO DEI DUBBI. Pur essendo passato poco più di un mese dall’inizio della stagione, il periodo è bastato per creare un mix di aspettative non corrisposte e malcelata delusione che potrà essere cancellato solo da un’inversione di marcia nei risultati. Oppure crescere di pari passo con eventuali difficoltà. Già il mercato (non semplice) era stato accolto con sentimenti avversi: c’era chi aveva subito rimpianto la mancata conferma di Torreira. E ogni volta che il centrocampista uruguaiano si avvicina in qualche modo alla Fiorentina i rimpianti aumentano da parte di chi lo considerava un punto fermo della Fiorentina del presente e del futuro: non a caso, la presenza di Torreira domenica scorsa al Franchi ha ridato vigore a questa diatriba mai sopita.
In molti inoltre si aspettavano un mercato più importante anche per l’attacco, alla luce delle difficoltà spesso incontrate dalla squadra di Italiano a concretizzare il gioco lo scorso anno. La scelta di puntare su Jovic – ai margini o quasi al Real Madrid da un paio di stagioni – non aveva convinto tanti. Figuriamoci adesso che il centravanti serbo sta avallando dubbi e timori. Non è l’unico ovviamente. Anche Cabral non è riuscito a migliorare il rendimento avuto nei primi mesi della sua esperienza in viola, e il problema del gol che si riflette sui risultati contribuisce ad accrescere l’idea di una Fiorentina incompiuta.
QUESTIONE D’IDENTITÀ. Nonostante il supporto dei tifosi verso Biraghi e compagni non sia mai mancato, gli umori della città riflettono un po’ la delusione. Serve qualcosa per riaccendere l’entusiasmo che aveva raggiunto il suo apice dopo il raggiungimento del settimo posto nello scorso campionato e il conseguente ritorno in Europa. Così è il calcio: quello che è fatto oggi è subito messo alla riprova domani. Questa è la chiave di lettura per le critiche, ma la situazione può altrettanto velocemente mutare. La Fiorentina è ancora alla ricerca di un’identità per continuare ad essere davvero protagonista. Quello che chiede Firenze.
Di
Redazione LaViola.it