Connect with us

Rassegna Stampa

CdS – Cagliari, torna Luperto. In caso di 3-5-2 arretrerà Deiola. Davanti Esposito-Luvumbo

La situazione in casa del Cagliari in vista della sfida di domani contro la Fiorentina, prima giornata di Serie A

Domani contro la Fiorentina, il Cagliari si presenterà senza cinque titolari della passata stagione: Augello, Makoumbou, Viola, Zortea e Piccoli. Non solo, scrive il Corriere Dello Sport. Negli ultimi giorni, il Cagliari ha perso i suoi due migliori goleador: Roberto Piccoli, passato ormai proprio alla Viola, dodici reti in campionato e due in Coppa Italia, e Nadir Zortea, volato a Bologna, sei. In totale, dodici dei quaranta gol segnati dalla squadra. Chi li potrà garantire adesso?

I favoriti per l’attacco di domani sono Zito Luvumbo (due reti nello scorso campionato) e Sebastiano Esposito (otto, con la maglia dell’Empoli). A completare la prima linea, Gianluca Gaetano (due gol), l’ex bresciano Gennaro Borrelli (sei in Serie B), Leonardo Pavoletti (due), Mattia Felici (zero) e Semih Kilicsoy (tre col Besiktas). Sarà un Cagliari profondamente rinnovato, quindi, con il duplice obiettivo (Giulini dixit) di salvarsi, e sin qui ci siamo, e di giocare bene, pratica non riuscita, secondo la valutazione presidenziale, a Nicola, e perciò silurato. Un fardello mica da ridere per il 39enne allenatore rossoblù, carico di entusiasmo ma, è immaginabile, anche di pensieri. La settimana di lavoro gli ha restituito Luperto, perno della difesa insieme a Mina, che ha recuperato e dovrebbe giocare dal primo minuto. Ma là dietro la coperta è cortissima, specie dopo la partenza di Zortea. Tanto più che ieri, impegnato con la Primavera, Pintus, candidato a un posto in panchina, ha accusato un problema muscolare e ha lasciato il campo al 32’ del primo tempo. In caso di difesa a tre, Pisacane non ha scelta: arretrare Deiola, di professione centrocampista, che nelle prove di precampionato si è disimpegnato piuttosto bene, a conferma di avere il rossoblù stampato sulla pelle e di essere a disposizione della causa non solo a parole, quello che fanno tutti i calciatori, ma anche con i fatti.

A centrocampo tanta gente promettente, da Adopo, in crescita nel finale dello scorso torneo e ora in rampa di lancio, a Folorunsho, l’uomo in più, quello che deve cantare (aggredire l’area avversaria) e portare la croce (fare densità in mezzo quando la palla l’hanno gli altri). Ancora in mezzo al guado Prati, una delle scommesse di Giulini, altalenante nelle prime uscite ma in possesso di colpi che, prima o poi, verranno fuori. Almeno così spera Pisacane che, in sede di presentazione, aveva avvertito: «Chi gioca, lo decide il campo». Non ci sono intoccabili, tanto meno un giovane di 21 anni che deve ancora sbocciare.

Click to comment
Iscriviti
Notifica di
guest

0 Commenti
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Rassegna Stampa

0
Lascia un commento!x