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CdA rimandato: i dubbi dei Della Valle, le offerte e l’ipotesi di restare

Della Valle

Secondo Il Corriere dello Sport – Stadio, il CdA sarebbe stato rimandato sia per un’offerta da quantificare di Commisso, sia per i dubbi dei Della Valle.

Il CdA della Fiorentina, quello decisivo per il futuro di una squadra che, almeno nei suoi giocatori più importanti, appare prossima a essere “svuotata”, slitta a domani. La comunicazione è arrivata perché, si sussurra, non sarebbe stata quantificata nel dettaglio la possibile offerta di Commisso e perché, mentre Diego vuole chiudere, Andrea è ancora legato alla Fiorentina. Potrebbe essere questo uno dei motivi per spiegare i cinque giorni, fin qui, di silenzio, nonostante l’urgenza della nota che annunciava l’imminente CdA del post Genoa. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.

DIMISSIONI E VENDITA. Comunque sia il CdA della Fiorentina, fantasma o meno, dovrebbe essere così organizzato: location il primo piano del Franchi, intorno alle ore 12. Tutti presenti, o quasi, con l’esclusione dei fratelli Della Valle, che saranno in conference call. Prima comunicazione l’arrivo di un’offerta per l’acquisto della società, avanzata dagli Stati Uniti da Commisso, secondo passo le dimissioni di tutti i consiglieri, il tutto proprio per avviare la pratica della cessione. E poi? Tre alternative.

TRE STRADE. La prima: nell’informare dell’arrivo di una proposta di acquisto Diego può comunicare che la Fiorentina va venduta, e si devono solo attendere i tempi tecnici del closing. Tutto rapidissimo, condito dalla comunicazione sempre di Diego e Andrea che comunque loro a Firenze, dove hanno sentito solo offese e minacce, non intendono neppure metterci piede. La seconda è Diego che comunichi al CdA che in realtà di offerte ne sono arrivate più di una – Eurnekian, magnate argentino-armeno e il fondo del Qatar – e che quindi è necessario nominare un advisor tecnico in grado di valutarle. Contemporaneamente, visto che si è oramai a un passo dal calciomercato e che i tempi si potrebbero allungare, punterebbe alla contestuale nomina di un direttore generale, possibile Pier Paolo Marino, che possa gestire l’ordinaria amministrazione del club.

SICURI CHE LASCIANO? Ma c’è sempre da tenere viva anche la possibilità che poi, anche dopo un’eventuale trattativa, i Della Valle vogliano o siano costretti a restare. Certo è difficile metterla in preventivo dopo le ultime parole ufficiali: «Non rimetteremo piede al Franchi fino a quando continuerà questo clima di tensione di insulti e minacce». Immaginare ancora un anno da separati in casa sembra quasi accanimento terapeutico. Ma può succedere. Domani tutti si aspettano almeno le parole di Diego Della Valle. Il futuro della Fiorentina è tutto nella sua testa. Quello che dirà rappresenterà il punto di partenza per il solo futuro possibile. Firenze, tutta, è in attesa.

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