L’espulsione di Torreira è stata l’ultima di una lunga serie. Italiano si è arrabbiato, serve più equilibrio anche nella gestione nervosa
La rabbia per una partita persa malamente e per alcune scelte discutibili dell’arbitro, la condizione fisica non al massimo e il nervosismo che prende il sopravvento. E così Lucas Torreira è diventato il settimo giocatore stagionale della Fiorentina ad essere espulso. Un trend non certo positivo, come sa bene Italiano, che ha rimproverato il suo metronomo subito dopo la partita di sabato. Non tanto per le conseguenze sulla sfida stessa, già ampiamente persa, quanto per l’assenza che senz’altro si farà sentire lunedì prossimo a La Spezia.
“Non mi piacciono questo tipo di espulsioni, non è la prima volta. I ragazzi lo sanno. Bisogna restare lucidi e non andare oltre, perché si compromettono anche le prossime partite. Mi fa arrabbiare un altro rosso, troppi in stagione. Ma chi ha sbagliato capirà”. Chiaro riferimento a Torreira, giocatore generoso e grintoso, leader della squadra proprio per la capacità di trascinare e farsi sentire in ogni zona del campo. Sabato è andato oltre, protestando platealmente contro Orsato dopo essere già stato ammonito. Apice della prima vera gara ‘steccata’ anche a livello tecnico dall’uruguaiano, in evidente difficoltà fisica dopo il Covid e il viaggio internazionale.
QUANTE ESPULSIONI. Resta, comunque, un’altra espulsione. L’ennesima della stagione viola. Del resto, che fosse un’annata così si era capito subito, fin da quel rosso di Dragowski a Roma ad agosto. In quell’occasione, in realtà, il rosso di Pairetto fu a dir poco ‘largo’, nel considerare occasione da rete l’uscita fuori area del polacco con il pallone che andava verso l’esterno. La Fiorentina fece comunque una gran partita, ma perse 3-1. Poi fu la volta di Gonzalez contro l’Inter (altra protesta plateale e possibile rimonta compromessa), quindi il doppio giallo per Sottil a Venezia e i rossi (sempre doppia ammonizione) per Milenkovic contro la Juve (con i bianconeri poi a segno nel finale) e per Biraghi contro il Sassuolo (anche qui un freno al furore di rimonta dei viola da 0-2 a 2-2). Si arriva quindi al rosso diretto per Odriozola a Cagliari per “avere volontariamente colpito il pallone con le mani, impedendo la segnatura di una rete”, come scrisse il Giudice Sportivo sulla base del referto arbitrale (motivazione alquanto discutibile), fino al rosso di sabato per Torreira. Nel mezzo, anche un’altra espulsione per Dragowski, in Coppa Italia a Napoli.
PRIMATO IN A. Insomma, 7 espulsioni in campionato e 1 in Coppa Italia in stagione per la Fiorentina. I 7 rossi in Serie A rappresentano il primato attuale nel massimo campionato: nessuno ha ricevuto tante espulsioni, seconda è la Roma con 6, poi Verona, Venezia e Udinese con 5. E se in Coppa a Napoli la Fiorentina riuscì a ribaltare la situazione e a vincere (anche grazie al doppio rosso nei partenopei), così come a Cagliari ad arrivare al pareggio in inferiorità numerica, in tante altre occasioni le espulsioni sono costate caro, tra sconfitte e mancate rimonte. Punti importanti lasciati per strada. Senza contare poi la grana di dover fare a meno nei turni successivi di giocatori importanti, come accadrà appunto a La Spezia senza Torreira.
LA 2° MENO FALLOSA. Quello che stride, oltre alle espulsioni causate da proteste eccessive (vedi Torreira e Gonzalez), è che la Fiorentina al netto di tutto sia la 2° squadra meno fallosa della Serie A. Solo 268 falli fatti in campionato, meno ne ha fatti solo il Bologna con 257 (dati Whoscored). Il Torino di Juric, ad esempio, ne ha fatti 411, ricevendo 3 espulsioni e 53 ammonizioni (47 i gialli viola in campionato). Insomma, magari i giocatori viola faranno dei falli più duri, chissà, ma la sproporzione a livello disciplinare è evidente, anche perché si è ricordato come diverse espulsioni siano state piuttosto eccessive (non solo Odriozola, ma anche quella di Biraghi col Sassuolo, o di Sottil a Venezia, per non parlare di Dragowski a Roma).
‘PICCHIATI’. E tra l’altro la Fiorentina è anche la 2° squadra più ‘picchiata’ della Serie A, con ben 332 falli subiti a partita (davanti c’è il Milan con 334). Con diversi singoli ai vertici della classifica di chi subisce più falli: Gonzalez 2° con 52 falli incassati (in sole 18 partite giocate), Vlahovic (viola fino al turno scorso) 4° con 49, Bonaventura 16° con 39. Insomma, servono nervi più saldi, sicuramente, da parte dei giocatori viola, ma servirebbe anche più tutela da parte dei direttori di gara. Certo non per proteste come quella di Torreira di sabato: quei gesti sì, ha ragione Italiano, andrebbero proprio evitati.
Di
Marco Pecorini