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Cataldi, la promessa per il compagno e la sua importanza in campo per Palladino

L’ex Lazio, arrivato a fine mercato, è diventato un punto fermo della rosa viola e adesso per il tecnico sembra insostituibile

Uno, due, tre, quattro, con le dita. Poi Danilo Cataldi, a favore di telecamera, ha urlato, scandendo con dolcezza e affetto ogni singola parola: «Te l’avevo detto, te l’avevo detto!». Una gioia per un gol, sì, ma come sinonimo di affetto e amicizia, vicinanza e supporto: una rete che è un inno alla vita, scrive il Corriere Fiorentino.

Quattro, come il numero di maglia di Edoardo Bove, e una dedica speciale, a chiudere una settimana intensa e complessa. In serata Cataldi ha perfino pubblicato il botta e risposta via Whatsapp avuto con l’amico: «Aò te voglio bene Edo, me manchi qui allo stadio». «Te voglio bene anch’io Dani, lo sai che sto bene. Tranquillizza tutti». «Oggi te la scaravello all’incrocio» «Impossibile», con tanto di risata finale.

All’interno della settimana appena trascorsa, nel tentativo di far coesistere apprensione per il compagno e professionalità dall’altra, la figura di Cataldi è emersa prepotentemente: inizialmente per esser stato il primo a soccorrere Bove, in quei concitati e drammatici secondi di Fiorentina-Inter, poi per essersi assunto la responsabilità delle parole, dopo la partita di Coppa Italia con l’Empoli.

Nel ritorno in campionato al Franchi, emotività e razionalità si sono abbracciati. Nel gesto tecnico che ha poi condotto la viola verso i 3 punti Cataldi ha riaffermato, all’interno di questioni più meramente di campo, il suo feeling con il gol. Dicembre è appena cominciato eppure il centrocampista viola è già a quota 3 in Serie A,record in carriera. Un destro secco, al volo, da circa venti metri, nove degli undici gol segnati sono arrivati da fuori area. Il percorso in viola ha certificato questo trend: non solo per il sigillo di ieri, sulla sponda di Beltran, ma anche per la doppietta siglata con il Lecce.

La Fiorentina può continuare a sognare: dal suo arrivo a Firenze – nell’ultimo giorno del calciomercato – Cataldi è diventato pressoché inamovibile per Palladino, e solo un infortunio lo ha tenuto fuori nelle gare contro Genoa, Torino e Verona. Un equilibratore in grado di assicurare rendimento e prestazioni in fase di rottura ma anche di proposta, capace di adattarsi a più sistemi di gioco e più partner di reparto.

In una settimana dura e aspra, sono i piccoli, grandi gesti a riportare lo sport, anche e sopraTtutto ad alti livelli, in una dimensione di ritrovata umanità e sensibilità. E questo Cataldi lo ha detto e ricordato a tutti.

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