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Castrovilli-Scalera, il duo barese che ha stregato la B. Scheda dei due obiettivi viola (VIDEO)

Fiorentina al Viareggio

Gaetano Castrovilli e Giuseppe Scalera, 37 anni in due. Rappresentano loro la ventata d’aria fresca, e giovane, che Corvino vuole portare alla Fiorentina in questo mercato di gennaio. Quasi fatta per entrambi: classe ’97 Castrovilli, ’98 Scalera. Il duo del Bari che ha stregato la B. Storie diverse, esperienze diverse. Ma giovani talenti in rampa di lancio. Andiamoli a scoprire.

Partiamo da Gaetano Castrovilli (nato il 17 febbraio 1997 a Minervino Murge, comune che dista meno di un’ora da Bari). Uno che la maglia viola l’ha già assaggiata. E indossata. Marzo 2016, Torneo di Viareggio. Il giovane barese viene aggregato in prestito alla Primavera di mister Guidi. Ed è uno dei migliori dei viola, nello scorso Torneo. Qualità, palleggio, freschezza. In gol subito all’esordio contro il Belgrano, poi sempre in evidenza in una squadra in cui la curiosità era, in partenza, per lo statunitense Perez ed il coreano Choe. Invece emerse lui, Castrovilli da Bari. “Nella Primavera del Bari faccio l’interno di centrocampo, ma mi trovo bene anche nel ruolo di playmaker. Mi piace muovermi anche senza  Il paragone con Verratti? Sarà dura arrivare ai suoi livelli, ma proverò a raggiungerlo. Il mio idolo? Mi ispiro a Kakà“, disse il giovane appena arrivato alla Fiorentina. Un po’ playmaker, un po’ rifinitore, ma anche incursore. A volte anche esterno. Un tuttofare là nel mezzo, insomma. Di qualità.

A Bari se ne sono accorti, e come. Dopo le quattro presenze nel Viareggio con la Fiorentina, Castrovilli si è guadagnato la promozione in prima squadra quest’anno. L’esordio in Serie B, in realtà, era già arrivato il 22 maggio 2015, quando all’ultima giornata di campionato entrò per una manciata di minuti contro lo Spezia. Quest’anno, però, la conferma in prima squadra: 10 presenze in B, più 1 in coppa Italia. Soltanto una volta titolare, per 174′ complessivi in una prima metà di stagione in cui il Bari, nonostante le premesse, sta facendo fatica ad entrare in zona playoff. Con la Primavera del Bari, 59 presenze negli anni passati, con 14 gol all’attivo.

(a 2′ 18” il gol di Castrovilli con la Fiorentina)

Sulla fascia del Bari, invece, l’emergente è Giuseppe Scalera (nato il 26 gennaio 1998 ad Acquaviva delle Fonti, provincia di Bari). A destra come a sinistra, nelle difficoltà mister Colantuono ha scoperto Scalera. Tre presenze nelle ultime tre gare del 2016, tre belle prestazioni contro Avellino, Ascoli e Spal. Corsa e personalità, due volte titolare il classe ’98, che è invece rimasto in panchina nel pesante ko di sabato sul campo del Cittadella. Sulle fasce, del resto, concorrenza non da poco per la categoria: Daprelà e Morleo a sinistra, Cassani e Sabelli a destra. Scalera, poi, è soprattutto un habitué delle nazionali azzurre: dall’Under 15 all’Under 19, il terzino ha fatto tutta la trafila delle giovanili italiane. “Sogno di arrivare in Serie A, e magari fare Champions e Mondiali. Paragone con Maicon? Sono contento, il brasiliano è sempre stato il mio idolo e fonte d’ispirazione. A lui piaceva molto sovrapporsi, aiutare la manovra d’attacco: ed è quello che faccio anch’io. Del resto gioco prevalentemente come terzino destro, ma sono nato centrocampista”, rivelò lo stesso classe ’98 qualche tempo fa. Prima di esordire in B, Scalera in questa stagione stava trascinando da capitano la Primavera del Bari nel gruppo B, alle porte della zona-Final Eight nel girone con Juve, Torino, Empoli e Chievo.

Quelle Final Eight Primavera che, sia Scalera che Castrovilli, conquistarono a sorpresa con il Bari nel 2014/2015: annata travolgente, fino al Quarto di finale contro la Fiorentina. I viola dei vari Minelli, Gondo, Peralta, Bangu, Petriccione e Mancini vinsero 2-1 a Bari, per poi uscire sconfitti ai supplementari in semifinale scudetto contro il Torino. “L’anno prossimo Castrovilli e Scalera saranno in prima squadra”, disse il tecnico della Primavera del Bari Corrado Urbano. Detto fatto. I due sono in pianta stabile tra le scelte di Colantuono, adesso potrebbero virare verso Firenze. Chi ha negli occhi Verratti e Kakà, chi si ispira a Maicon. La Fiorentina va sui giovani (italiani) del futuro.

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