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Castrovilli pronto a giocare. Ma non cerca la rivincita contro la Fiorentina

Gaetano Castrovilli - SS Lazio

Gaetano, dopo una serie di incomprensioni, ha lasciato Firenze a parametro zero. Ora si rilancia nella Capitale

Chissà che effetto gli farà rivedere subito il Franchi. Lo ha lasciato appena quattro mesi fa, Gaetano Castrovilli. Lo ritroverà diverso, e non solo perché non è più casa sua, ma anche perché i lavori di ristrutturazione dell’impianto fiorentino ne hanno cambiato i connotati. Scrive La Gazzetta dello Sport.

Quasi un segno del destino per il centrocampista della Lazio che domani affronta per la prima volta da avversario la squadra con cui ha giocato negli ultimi cinque anni e di cui ha fatto parte per sette anni (i primi due trascorsi in prestito alla Cremonese). La loro storia si è interrotta a giugno, quando a Castrovilli è scaduto quel contratto che lui non ha rinnovato, ma che neppure la società gli ha proposto di prolungare.

Una storia d’amore che, in realtà, era già finita un anno prima, quando il giocatore era stato ceduto al Bournemouth, salvo poi dover fare ritorno appena due giorni dopo per non aver superato le visite mediche con il club inglese. Tutta colpa di quel maledetto infortunio che lo aveva fermato sul più bello la stagione precedente. E che poi lo avrebbe obbligato a restare ai box per gran parte di quella appena iniziata. Perché, rientrato a Firenze dal mancato trasferimento in Premier, fu costretto ad operarsi di nuovo al ginocchio.

Nessuna rivincita

Lì nacquero incomprensioni col club che non furono mai risolte e che poi portarono il giocatore a prendere un’altra strada quando è scaduto il contratto. Ciò nonostante, domani Castrovilli non sarà attraversato da alcun sentimento di rivincita nell’affrontare la sua ex squadra. L’esperienza in viola è stata lunga e importante, anzi fondamentale per la sua carriera. Ma adesso ha voltato pagina e vuole concentrarsi unicamente sulla nuova avventura in biancoceleste.

Non sa neanche, tra l’altro, come lo accoglierà il Franchi. Molti tifosi viola hanno rimproverato alla società di non averlo trattenuto, altri hanno criticato la sua scelta di andare via. Ma adesso per lui c’è solo la Lazio. Con cui, dopo i tre minuti giocati nella parte finale del match col Venezia, ha di fatto debuttato domenica scorsa, giocando la mezzora finale del match col Verona (nelle altre gare non è stato impiegato).

Il ko di Castellanos sembrava potesse regalargli un posto da titolare (lui trequartista e Dia prima punta). Ma ieri il tecnico Baroni ha chiuso a questa ipotesi: «Dia resterà sulla trequarti e al posto di Castellanos giocherà uno tra Noslin e Pedro». Ma Castrovilli, magari a partita in corso, sarà comunque utilizzato. «Lui può giocare in tutti i ruoli di centrocampo – dice Baroni -, per noi è una risorsa importante». A Firenze dovrebbe però partire dalla panchina. Come Dele-Bashiru, che ieri è stato riscattato (in anticipo) dall’Hatayspor.

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