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Castrovilli: “Mi fermo spesso a fine allenamento con Iachini. Sogno la 10 della Fiorentina”

Il centrocampista gigliato: “Devo migliorare nella concretezza in area di rigore e nel non farmi saltare in fase difensiva. Dopo due mesi fermi si fa un po’ fatica”

Gaetano Castrovilli, centrocampista della Fiorentina, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport. Queste le sue dichiarazioni: “Impatto con la Serie A? Devo ringraziare mister Montella della fiducia che mi ha dato dal primo giorno di ritiro. Ringrazio anche i compagni che hanno creduto in me. Ho sempre ascoltato i consigli di Daniele Croce, mio compagno a Cremona. Fin dal primo giorno mi ha detto di allenarmi sempre al 110% per arrivare lontano. Ancora oggi non ho realizzato tutto, ma ho sempre in mente le sue parole e cerco di migliorarmi sempre. Idoli? Ronaldinho e Kaka. Quando entro in campo cerco di essere spensierato e divertirmi, era ciò che mi trasmettevano questi due miei idoli.

SU IACHINI. “Lui vuole che migliori nella concretezza, nel fare più assist e gol. Tante volte mi sono fermato con lui a fine allenamento per calciare in porta e inquadrare la porta. Voglio migliorare ed essere più concreto negli ultimi metri. Spero di essere pronto per affrontare questa mia sfida personale se ricomincerà questa stagione”.

TIFOSI. “Firenze è una città bellissima, è esigente. Quest’anno abbiamo anche il presidente Commisso che è molto ambizione. C’è un bellissimo progetto, la Fiorentina farà vedere grandi cose”.

AMBIZIONI PERSONALI. “Nazionale? E’ stato il mio sogno fin da bambino, ancora oggi non riesco a realizzare di avercela fatta. Voglio dire a ogni bambino di credere fino in fondo che i sogni si possono realizzare. Mi ha chiamato mamma dopo il mio esordio che piangeva, era felicissima. Paragone di Montella con Antognoni? E’ stato molto bello e anche molto pesante. Antognoni è stato un giocatore fantastico, sono fortunato ad averlo tutti i giorni al campo e mi dà molti consigli, ringrazio Montella per il suo paragone. Incrocio le dita e spero di ripercorrere la sua stessa carriera”.

ALLENAMENTI. “Allenamenti in gruppo? Dopo due mesi che sei stato fermo fai un po’ fatica, però è bello tornare a toccare la palla e soprattutto rivedere i tuoi compagni. Rapporti? Ci siamo sentiti sul gruppo whatsapp della squadra. Siamo un gruppo abbastanza solare e scherzoso”.

RIBERY. “Franck è straordinario, sia come calciatore che come persona. E’ una persona d’oro, nella vita raramente trovi persone così. Lui ha vinto veramente tutto ma ogni giorno ha voglia di migliorarsi, c’è solo da prendere esempio”.

IL PRIMO GOL A SAN SIRO. “Quella sera ho rivisto il gol tantissime volte perché non ci credevo. Segnare a San Siro, da piccolo simpatizzavo per il Milan… Un’emozione incredibile. Esultanza alla Fortnite preparata? Che il gol fosse nell’aria se lo sentivano più i miei compagni. Con Federico Ceccherini abbiamo fatto quest’esultanza perché spesso ci giochiamo insieme”.

EUROPEO SPOSTATO OPPORTUNITÀ. “Io posso migliorarmi, avere più esperienza. Sono contento anche per Nicolò Zaniolo che avrà la possibilità di giocare questo Europeo perché se lo merita”.

DOVE MIGLIORARE. “Come detto prima, sulla concretezza. Devo anche migliorare nel non farmi saltare: a volte vado spedito sull’uomo e basta che spostano la palla e mi saltano. Devo imparare a temporeggiare”.

GIOCATORE ATTUALE A CUI MI ISPIRO. “Guardo spesso la Premier. De Bruyne è veramente un giocatore fenomenale: ha tecnica, completezza, forza, ha veramente tutto. Anch’io spero di migliorarmi ogni anno come ha fatto lui”.

SERIE B. “Ti arricchisce da tutti i punti di vista. E’ un campionato fisico, quindi devi tener botta. Poi ho avuto la fortuna di avere in squadra tanti giocatori che hanno giocato in A e che avevano tanta esperienza e mi hanno dato una mano incredibile per migliorarmi”.

GIOCATORE PIÙ FORTE INCROCIATO. Ronaldo sarà scontato. Mi ha impressionato molto Boga del Sassuolo”.

FAMIGLIA. “Nei momenti difficili chiudevo gli occhi e immaginavo la mia famiglia. Per me è tutto, devo loro veramente tanto. Quando stavo per mollare durante le giovanili del Bari sono stati presenti e mi hanno spinto a non farlo. Volevo mollare perché li vedevo in difficoltà nel farmi andare ogni giorno da Minervino a Bari, ma mi hanno spinto a continuare nonostante tutti i sacrifici stessero facendo”.

PAROLE DI CASSANO. “Sono parole che mi hanno fatto tantissimo piacere, non me lo sarei mai aspettato però lo ringrazio. Ci siamo incontrati una volta in centro a Firenze, abbiamo parlato un po’ in dialetto”.

SOGNO PIÙ GRANDE IN MAGLIA VIOLA. “Spero di indossare la maglia numero 10, perché è stato un mio sogno fin da bambino”.

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