In pochi mesi, è diventato l’oggetto del desiderio di tutti i più grandi club, italiani ed esteri, ma Commisso non ascolta neanche le proposte per lui
Gaetano Castrovilli ha stregato tutti. Tanto che Daniele Pradè, intuito l’imminente exploit, lo scorso ottobre, intanto ne ha prolungato l’accordo fino al 2024 con conseguente adeguamento economico, scrive Il Corriere dello Sport-Stadio.
Lo scorso gennaio lo hanno richiesto in tanti: lo ha cercato il Napoli, anche la Roma si è affacciata alla finestra, pronta eventualmente, pur di convincere la dirigenza viola, a mettere sul piatto anche qualche proprio giovane diversamente considerato incedibile.
Sono stati rifiutati fino a 40 milioni di euro: Commisso, che intanto aveva dato mandato ai suoi uomini di lavorare per la costruzione di una squadra sempre più competitiva, non ha nemmeno voluto saperne. E adesso? Nonostante lo stop del campionato a seguito della pandemia da Covid-19, il possibile deprezzamento dei campioni di tutto il mondo, Castrovilli resta sempre al centro dei sogni. Lo ha messo nella sua lista dei desideri l’Inter di Conte e, in segreto, pure la Juventus ne sta seguendo il percorso di crescita, pur consapevole di quanto non sia semplice sedere al tavolo con la Fiorentina.
Arriveranno proposte allettanti, per il club e di riflesso anche per il giocatore, che imporranno riflessioni bipartisan. Come accaduto con Federico Chiesa, non è da escludere che il presidente italo-americano prima di prendere qualunque decisione voglia parlare direttamente col ragazzo per capirne sogni e volontà. Il progetto di costruzione di un gruppo capace di sferrare l’assalto alle zone nobili della classifica non solo è stato varato, ma tecnicamente è già entrato nel vivo. Questo lo hanno capito sia Castrovilli che lo stesso Chiesa: adesso tocca (anche) a loro decidere.
Lo slittamento dell’Europeo al 2021 diventa, una ulteriore opportunità anche per lui per diventare uno dei pilastri dell’Italia che verrà. E la Fiorentina, che lo ha messo al centro del proprio progetto può trasformarsi nel più prezioso degli alleati. Il Ct Mancini ci crede: non è un caso che lo scorso novembre, in occasione delle gare di qualificazione a quello che avrebbe dovuto essere Euro 2020, contro Bosnia e Armenia, lo abbia chiamato regalandogli la gioia dell’esordio. Dovrà essere abile Gaetano, adesso, a fare l’ultimo salto.

Di
Redazione LaViola.it