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Da Castrovilli a Chiesa fino a Montiel e Hagi: l’importanza del ritiro per prendere il volo o uscire dai radar
Da Castrovilli a Chiesa, fino a Montiel e Hagi: l’importanza del ritiro per prendere il volo o uscire dai radar. Quest’anno conterà di più l’estate viola
Meno sette. Dopo aver sciolto il nodo allenatore, con l’arrivo di Vincenzo Italiano, la Fiorentina si appresta a iniziare la nuova stagione. Con qualche addio già sancito, come Ribery, Caceres e Borja Valero, ma con l’innesto di Nico Gonzalez e il rientro di tanti calciatori che erano stati mandati in prestito qua e là. Tra una settimana esatta, l’11 luglio, il gruppo viola si presenterà al centro sportivo di Firenze per svolgere un ciclo di tamponi mentre a partire dal 12 luglio la squadra, che durante il periodo rimarrà in ritiro, inizierà i test atletici e i primi allenamenti in attesa di partire per Moena il 17 luglio (al netto di coloro che sono impegnati con le nazionali come Castrovilli, i sudamericani impegnati in Coppa America e chi parteciperà alle Olimpiadi come Kouame).
VETRINA. Col cambio di guida tecnica, oltre alla propensione da parte di Italiano a puntare sui giovani, il ritiro di Moena potrebbe rivelarsi una vetrina importantissima per tanti giocatori in rosa alla Fiorentina. Da Luca Ranieri e Youssef Maleh, passando per chi è rientrato dai prestiti come Sottil, Duncan, Saponara (proprio allo Spezia di Italiano), ma anche tanti giocatori rientranti da esperienze in B come Dalle Mura, Ferrarini che lo Spezia avrebbe voluto per sbloccare lo staff di Italiano, con l’operazione che è stata bloccata proprio dal neo mister viola. Tanti i giocatori che hanno saputo sfruttare al meglio i ritiri estivi recenti.
DA CHIESA A CASTROVILLI. “Federico Chiesa diventerà il capitano della Fiorentina”. Era fine agosto 2016 quando Paulo Sousa parlò così di un ragazzino appena maggiorenne che ancora non aveva mai giocato in prima squadra, ma che aveva impressionato il tecnico portoghese in ritiro, a Moena. Tanto che alla prima di campionato, contro la Juventus, partì dal 1’, a 19 anni ancora da compiere. Diverso il percorso di Gaetano Castrovilli, che per quanto non avesse ancora esordito in prima squadra con la Fiorentina, nel ritiro di Moena del 2019 ci arrivava da calciatore importante per la Serie B dopo le esperienze a Cremona e Bari, con quasi 22 anni sulla carta d’identità. “Ho parlato con Pradè e gli ho detto, Castrovilli? Teniamolo, è forte” disse dell’unico rappresentante dell’attuale Fiorentina agli Europei. Da lì a trovarsi subito in campo da titolarissimo il passo è stato breve.
I FLOP. Molti, al contempo, hanno invece fatto il percorso inverso. Montiel, ad esempio, non ha mai del tutto convinto i tecnici che lo hanno allenato in ritiro, così come vennero bocciati i vari Ianis Hagi, Jaime Baez, Zekhnini, Diakhate, Toledo o Gianluca Mancini, in varie epoche recenti e con, ovviamente, differenti elementi in rosa con cui concorrere.
I BIG. Diversi, chiaramente, i casi di giocatori più importanti che a Moena hanno l’obbligo di dare qualcosa in più per convincere Italiano e la Fiorentina a puntare ancora su di loro, da Callejon a Kokorin, passando per i vari Saponara e Duncan. I nastri di partenza sono pronti per essere tagliati. Quest’anno, più di altri, il ritiro pre-stagione sarà un momento chiave, e un’occasione da sfruttare per diversi elementi gigliati.