Il 10 apre la sfida, Jack la chiude. Ma non solo gol: la qualità permette di gestire bene la partita. Ora in fiducia verso Basilea
Con la testa inevitabilmente rivolta a Basilea, e le gambe appesantite dalla cinquantacinquesima gara stagionale, è servita una generosa dose di qualità alla Fiorentina per battere l’Udinese. Il massiccio turnover di Italiano ha dato buone risposte, ma sono stati i singoli più dotati a fare la differenza. Il secondo gol stagionale di Castrovilli mette sui binari giusti una sfida che risente della semifinale di Conference, mentre nella ripresa quando le energie cominciano a venire meno ci pensa Bonaventura a chiudere il conto. I due giocatori di maggior qualità di tutto l’organico danno una mano a Italiano in una domenica in cui molti big restano a riposo, e vien da chiedersi se viste le condizioni generali, fisiche e mentali, questa Fiorentina possa fare a meno del suo numero dieci. Così scrive il Corriere Fiorentino.
QUALITA’. Mentre il dibattito sulla posizione ideale del centrocampista prosegue, la prestazione con i friulani restituisce un Castrovilli continuo nella manovra e determinante in zona gol, aspetto non così ricorrente nei compagni di reparto. Castro è al 4° gol stagionale in 23 presenze (864′), dopo quelli contro Sivasspor, Lech Poznan e Sampdoria. Mentre il rosso finale a Bonaventura non cancella il colpo di Jack che mette al sicuro i tre punti. Un preciso tiro che batte Silvestri e mette il mirino sul Basilea quando la sfida all’Udinese volge al termine, sesto gol stagionale in 45 presenze. Bonaventura resta la prima garanzia di qualità che servirà in Svizzera, insieme all’imprevedibilità che il tecnico chiede ai suoi esterni. Anche se Ikoné e Gonzalez restano i potenziali titolari, la prova di ieri promuove Brekalo, ancora fermato dal palo e dalla sfortuna.
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Redazione LaViola.it