Il tema del futuro del Franchi, se la Fiorentina si sposterà in un altro impianto, è ancora di grandissima attualità
Il futuro del Franchi è ancora tutto da scrivere, scrive La Nazione. Parla così l’assessore all’urbanistica Cecilia Del Re: “Per far vivere il Franchi tutti i giorni pensiamo a un mix di funzioni. Vorremmo che diventasse un luogo aperto, senza confini né cancelli, vivibile tutti i giorni dai cittadini”. Funzioni come fiere, congressi e una porzione di housing sociale destinato alle giovani coppie a canone agevolato: “Sì, vista la vocazione di Firenze sui congressi e considerato il futuro arrivo della tramvia a Campo di Marte, si può ipotizzare uno spazio polifunzionale dedicato a queste attività, come accaduto anche in altri impianti sportivi europei”, come Highbury.
Sul fronte del restyling, intanto, l’iter di vincolo per lo stadio sarà avviato dalla Soprintendenza, che ha concluso la relazione dettagliata sul monumento. Si chiuderà nel giro di quattro mesi con la firma del decreto da parte del ministero dei Beni e delle attività culturali. Ma il primo step prevede il passaggio in Comune: Palazzo Vecchio, proprietario dell’immobile, e che ancora non ha ricevuto il materiale e per questo ha inviato una lettera, ufficiale e protocollata, al soprintendente Pessina. Si chiede di sapere quali sono gli effetti del vincolo sulla struttura: cosa si può fare e cosa no? Dal momento del ricevimento dei documenti il Comune avrà 80 giorni per le osservazioni.

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Redazione LaViola.it