Rassegna Stampa

Cartellino arancione: proprietà nervosa con il tecnico, rischio squadra distratta

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Le parole di Cognigni sottolineano il clima teso tra società e Pioli, allargato dalla prova di Cagliari. Non sarà esercitata l’opzione: due strade.

Sorpresa, e fastidio. Queste erano le parole che circolavano, in società, dopo che Pioli (nell’immediato post Lazio) aveva per la prima volta messo sul tavolo l’argomento rinnovo. Un tema che, secondo i dirigenti, mai e poi mai avrebbe dovuto prendersi la scena. Non ora. Ovvio, quindi, che quanto successo venerdì sera abbia ulteriormente alzato la tensione. Perché col mister, a margine della messa in suffragio di Davide Astori, Andrea Della Valle era stato chiaro. «Pensiamo soltanto agli obiettivi da raggiungere». Questo, più o meno, il succo del discorso. Ribadito, con altrettanta forza, al gruppo. Eppure, dopo la (bruttissima) sconfitta di Cagliari, Pioli è tornato a battere su quel tasto. Un atteggiamento che, unito alla prestazione della squadra, ha elevato al cubo il nervosismo della proprietà. Così scrive il Corriere Fiorentino.

REPLICA. E le parole di Mario Cognigni, che ieri ha parlato a Sky, ne sono la prova. Parole che certificano quanta sia stata forte la delusione non solo per la sconfitta ma anche (e soprattutto) per la prova offerta. La Fiorentina, di fatto, a Cagliari non è scesa in campo. Come se in testa avesse altro. Del resto, in settimana, si era parlato di tutto meno che della gara. La società, per intendersi, è convinta che le parole di Pioli sul proprio futuro abbiano distratto tutti. Squadra, ambiente, tifosi. E, stavolta, l’ha detto senza giri di parole. «Averne parlato adesso, in modo estemporaneo e col risalto mediatico che gli è stato dato, mi è sembrato poco logico perché si rischia di fermare l’attenzione su un argomento poco significativo in confronto agli obiettivi che la squadra sta rincorrendo». Impossibile essere più chiaro. Concetti, questi, che la dirigenza (prima di esporsi pubblicamente) ha ribadito di persona all’allenatore

FUTORO. Al momento, comunque, rimangono due certezze. La prima: l’opzione per il rinnovo a favore della Fiorentina scadrà il prossimo 30 aprile e non sarà esercitata perché, se per caso si decidesse di andare avanti insieme, lo si farebbe per un periodo più lungo. La seconda: ad oggi, le possibilità che il rapporto tra Pioli e i viola vada oltre questa stagione, sono (molto) vicine allo zero e soltanto la Coppa Italia, alla fine, potrebbe ribaltare lo scenario.

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