Montella ed i suoi giovani: da Matos a Capezzi, passando per Lezzerini, Madrigali, Fazzi ed Empereur. Da quando l’aeroplano siede sulla panchina viola, sono tanti i ragazzi che dalla Primavera salgono per sentire il profumo del calcio dei grandi; molti di loro sono andati in ritiro con la prima squadra in estate, alcuni continuano ad allenarsi agli ordini di Montella anche nel corso della stagione e provano a ritagliarsi il loro piccolo (o grande) spazio.
In passato, del settore giovanile viola, si è sempre parlato molto: Corvino, nella sua esperienza da DS, aveva profondamente lavorato sul vivaio, plasmando squadre pronte, soprattutto, a vincere subito: così fecero gli Allievi che nel 2009 alzarono lo scudetto di categoria e che, saliti in Primavera, contribuirono l’anno successivo a conquistare la Coppa Italia di categoria.
Protagonista di quella squadra era, senza dubbi, Federico Carraro, che collezionò anche due presenze in Coppa Italia ed una in Serie A con la Fiorentina di Prandelli e poi una, sempre in Coppa, con Mihajlovic alla guida dei viola, prima di girare l’Italia in prestito fra Modena e Pavia, passando per Vercelli e Gavorrano: in totale, Federico ha collezionato 40 presenze, 9 gol e 3 assist da professionista, fra Serie A, Serie B e Lega Pro.
Del suo passato, e del suo futuro, ha parlato, in esclusiva, a LaViola.it…
Federico, innanzitutto come va a Pavia? È la stagione dove hai trovato più continuità?
Eh benino dai… Se escludiamo i sei mesi dello scorso anno a Gavorrano dove ho segnato otto gol, a Pavia sto vivendo un’esperienza importante. Purtroppo non siamo stati fortunatissimi in queste prime giornate, fra infortuni ed altro, siamo molti giovani e, fortunatamente, la tranquillità del non avere retrocessioni ci permette di crescere.
Della tua esperienza in viola, intanto, porti dietro uno Scudetto con gli Allievi ed una Coppa Italia con la Primavera, due trofei vinti insieme a Ryder Matos e Khouma El Babacar: te li aspettavi così positivi in questa stagione?
Di Babacar ero sicuro: ha grande qualità ed è fortissimo fisicamente, è sempre stato pronto secondo me, ma ha avuto un po’ di sfortuna per infortuni che non gli hanno permesso di trovare continuità fra Padova e la Spagna. Matos l’ho sempre ritenuto un buon giocatore, ma non me lo aspettavo così bene sinceramente..
Tu, invece, da Firenze ti sei allontanato, vagando in prestito da Modena a Pavia… Quanto è utile per un giovane misurarsi in categorie inferiori per provare a tornare in Serie A? Credi la tua avventura in viola sia ancora aperta o pensi di trovar fortuna altrove ormai?
Il sogno c’è sempre, senza un sogno non giocheremmo neppure… In questo momento resta però un sogno lontano, difficile; spero di continuare a crescere in queste categorie per tornare in A un giorno…
Ci sono rimpianti che leghi agli ultimi tempi in maglia viola? Magari un allenatore più attento ai giovani, come Montella, ti avrebbe aiutato…
Questo no, sinceramente. Rimpianti non ne ho perché Prandelli comunque mi ha fatto esordire in Coppa Italia ed in Serie A, pensavo sicuramente di collezionare più presenze l’anno successivo con Mihajlovic (che mi fece giocare contro la Reggina in Coppa Italia), ma la squadra soffriva e forse non ebbero il coraggio di far giocare noi giovani…
Abbiamo parlato di chi ce l’ha fatta (Matos e Babacar), di quegli Allievi, però, in tanti si sono persi per strada. C’è qualche tuo ex compagno che ti saresti aspettato più in alto, su cui avresti scommesso e che invece non è esploso?
Taddei e Camporese: il primo è a Venezia fra panchina e tribuna, ma per me è un gran giocatore; il secondo era arrivato a collezionare un buon numero di presenze in Serie A, ma poi tra l’infortunio alla spalla e quello al ginocchio ha rallentato la propria crescita. Ha comunque tempo per tornare…
Parlando di chi in viola c’è adesso, immagino tu segua, anche se da lontano, la stagione della squadra di Montella: chi ti ha impressionato di più dell’attuale rosa?
È veramente difficile scegliere: la Fiorentina è fortissima, gioca bene, impressiona. Cuadrado, Borja Valero, Rossi… Tutti fortissimi. E ancora non abbiamo visto Gomez al 100%…
Per le tue caratteristiche, chi è, fra i viola, quello a cui ti avvicini (per ruolo in campo, caratteristiche…) di più?
Forse Rossi. Di ruoli ne ho cambiati tanti, dalla seconda punta al mediano davanti alla difesa. Credo che da seconda punta nel 3-5-2 mi trovi meglio, sia il ruolo che più mi sento addosso…
Ti lascio chiedendoti un ricordo finale, il più bello in maglia viola…
Il più bello forse la vittoria della Coppa Italia, insieme all’esordio in Serie A. La Coppa Italia fu davvero un’emozione grande, arrivarono in 500 da Firenze per sostenerci, non è da tutti i giorni… La prima squadra non andava benissimo e forse per quello si appassionarono a noi, fu incredibile..
Di
Redazione LaViola.it