L’analisi amara di Caroppo su La Nazione: la squadra viola ha sprecato l’accesso all’Europa tra scelte discutibili, gioco prevedibile e una rosa incompleta
Luigi Caroppo, sulle colonne de La Nazione, traccia un bilancio amaro della stagione della Fiorentina, soffermandosi sull’ultima partita e sulle lacune strutturali emerse sotto la guida di Palladino. Un’analisi che mette a nudo i rimpianti e i limiti di una squadra che ha visto sfumare l’Europa. “È stata la partita del rimpianto e della rappresentazione evidente dei limiti della Fiorentina versione Palladino. Una vittoria arrivata purtroppo troppo tardi“.
Secondo Caroppo, i motivi della mancata qualificazione europea sono chiari: “Abbiamo buttato via nella ultima parte di campionato la possibilità di rimanere attaccati saldamente al trenino europeo perché abbiamo disperso un tesoretto raggiungibile di punti (pari col Parma in casa, un punto col Milan, sconfitte a Roma e Venezia)“.
Sul piano del gioco, la critica è netta: “La Fiorentina ha manifestato anche ieri un gioco povero di idee e senza alternative. Schema unico o quasi: palla a Kean sperando che vinca il duello con centrale avversario per innescare le fasce oppure per mettersi in proprio. Così si va poco lontano se il bomber viola non c’è o non è in forma“.
La rosa è un altro punto dolente. “La rosa è limitata. Non c’è mai stato il vice Kean, un’altra punta da mettergli anche accanto come ieri per le numerose assenze, alcune misteriose, di ‘Gud’“.
Luigi Caroppo chiude sottolineando una verità tanto semplice quanto impietosa: “La vittoria è arrivata troppo tardi“, a suggellare una stagione dove i rimpianti hanno prevalso sulle reali ambizioni.
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Redazione LaViola.it