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Rassegna Stampa

Caroppo su La Nazione: “Timidi per sessanta minuti. Restano rabbia e amarezza”

De Gea e Dodo - Fiorentina

L’atteggiamento passivo dei viola compromette un match cruciale: marcature inefficaci, ritmo troppo basso e reazione tardiva. Amarezza e speranze al lumicino

Luigi Caroppo su La Nazione scrive della prestazione della Fiorentina, sottolineando un’occasione sprecata e un atteggiamento timido in un match cruciale. “Vedi che il Bologna ha vinto a Verona; sai che giochi in uno stadio caldissimo e contro una grande squadra, seconda in campionato. E che fai? Entri in campo con la timidezza addosso, tutti dietro ad aspettare cosa? Che l’attacco partenopeo colpisca a ripetizione?“.

L’atteggiamento dei viola non convince, soprattutto per la gestione della marcatura su uno dei protagonisti del Napoli: “Sai che uno dei giocatori più forti del Napoli è McTominay e punti ad una marcatura a uomo. Giusto, ma tale deve essere. Il centrocampista azzurro, molto più di una rivelazione, deve essere francobollato passo passo, non gli vanno concessi metri come ha fatto Ndour, su cui erano riposte buone speranze. Andate presto in fumo“.

Il problema principale della Fiorentina è stato il mancato cambio di ritmo: “Partita timida nel primo tempo, entra nel secondo con lo stesso atteggiamento, si sveglia solo quando prende il secondo gol. Erano passati 60 minuti.” Solo allora la squadra ha dimostrato di poter essere competitiva: “Ma fa vedere che se la poteva giocare ben prima tanto che dopo sei minuti Gud va in gol“.

Un’occasione mancata che lascia spazio ad amarezza e frustrazione: “Peccato. Amarezza, rabbia e speranze al lumicino verso una settimana decisiva“.

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