L’ex difensore esalta il tecnico dei liguri: “Per me è stata la vera rivelazione in veste di allenatore”. E aggiunge: “La Fiorentina deve fare punti”
L’ex difensore di Fiorentina e Spezia Daniele Carnasciali analizza per Il Secolo XIX la sfida di venerdì che vedrà affrontarsi le due squadre nelle quali ha militato: “Per i viola fare punti sarà determinante. Dopo lo Spezia l’attende la sfida con l’Udinese, che nonostante lo stop con la Roma, sta vivendo un bel momento, quindi non saranno partite semplici. C’è da dire poi che gli aquilotti vengono da una grandissima prestazione col Milan perciò mentalmente e fisicamente sono più avvantaggiati“.
CON LA SAMP. “Credo che lo Spezia debba prestare attenzione alla prestazione della Fiorentina con la Sampdoria. È stata una partita che doveva finire in parità e in cui i viola sono stati molto sfortunati, senza contare che in settimana potrebbe rientrare Ribery, uno che è capace con poco di cambiare una partita, quindi sono tanti gli aspetti da non sottovalutare al di là del brutto momento“.
INVESTIRE SUL VIVAIO. “Purtroppo sono quattro anni che la Fiorentina si ritrova a lottare per la salvezza e non è bello, perché è una squadra che possedere alte potenzialità partendo anche dalla solidità societaria. Forse i problemi stanno alla base della programmazione e si deve iniziare ad investire sul vivaio“.
IL CALCIO DELLO SPEZIA. “È un calcio propositivo che non appartiene a una neopromossa. Normalmente una squadra quando fa il salto di categoria cerca di giocare in difesa, puntando a conquistare una salvezza costruita sui contropiede, cosa che non appartiene al gioco dello Spezia. È bello vedere questi ragazzi scendere in campo e affrontare ogni avversaria a viso scoperto senza lasciarsi intimorire. Devo dire che questa impronta mi ha fatto apprezzare moltissimo Italiano, che per me è stata la vera rivelazione in veste di allenatore e a cui faccio i miei complimenti”.
GIOCO DI SQUADRA. “Lo Spezia è una squadra che non può essere valutata a partire dalle individualità. Mi spiego meglio: lo Spezia mi piace perché è collettivo, una macchina ben oliata che si muove con un’idea di gioco ben precisa ed è proprio questo che la rende bella da vedere in azione“.

Di
Redazione LaViola.it