Le parole dell’ex allenatore, oggi opinionista tv, sul campionato italiano e sul ruolo di Pioli: “Non avrà sorprese”
Fabio Capello, ex allenatore oggi opinionista tv, ha parlato alla Gazzetta dello Sport degli equilibri nel campionato italiano: «Il Napoli oggi è decisamente più forte. Ma non vedo il rischio che diventi il Psg o il Bayern: in Francia soprattutto, ma anche in Germania, le distanze sono ormai impressionanti. Da noi no, l’Inter è sfidante vera. Le altre sono in costruzione. Aspettiamo il mercato».
MILAN. «La domanda vera sul Milan è: sta lavorando per la prossima stagione o a lungo termine? Perché, se l’obiettivo fosse la Champions, non sarebbe da Milan: la storia dice che il Milan lotta per lo scudetto. Oggi non è facile valutarlo. A casa Napoli stanno appendendo i quadri, a casa Inter si pensa alle rifiniture, a casa Milan siamo ancora ai lavori in corso».
JUVE. «Ha messo a posto la difesa con Gatti e Bremer. Vediamo Tudor: l’ha portata in Champions ma non può accontentarsi della Champions, vale il discorso fatto per il Milan. La scommessa sarà Koopmeiners: doveva fare il McTominay, l’incursore da gol, non s’è mai visto. Lì davanti spero torni Kolo Muani che mi piace tantissimo, altrimenti resta Vlahovic, anche se il suo ciclo bianconero mi pare chiuso».
ROMA. Gasp farà come a Bergamo? «Domanda da un milione di dollari. Intanto la Roma viene da un finale di stagione incredibile, aveva un ritmo scudetto. Gasperini si fa rispettare, un leader e, soprattutto, è quello che Ranieri voleva per gestire il gruppo dopo di lui. L’allenatore ideale. Due giovanotti, no? Poteva scegliere un giovane, ma spesso si tratta di seguaci di Guardiola che non hanno capito che quel tempo è finito, come Luis Enrique e Maresca hanno spiegato bene».
ATALANTA. I dubbi dell’Atalanta con Juric: «Sì, perché Juric si gioca tantissimo: c’è la sua credibilità in ballo dopo gli ultimi risultati. Prende in mano un’auto rodata, con tanti chilometri addosso, vediamo se riuscirà darle qualcosa di nuovo sotto l’aspetto psicologico e tecnico».
VIOLA E LE ALTRE. «Sono curioso del Como che ha speso come una big: vediamo se le scelte sono centrate, però Fabregas ha dimostrato di saper guidare bene. Mi piace il Bologna: Italiano è proprio bravo e ottiene il massimo dai suoi. Per Pioli sarà un bell’esamone, mi passi il termine, perché è già stato a Firenze e tornare non è mai facile, ma non avrà sorprese. La Lazio non può muoversi sul mercato e punta sugli automatismi di Sarri: gli chiederà qualche genialata delle sue».
Di
Redazione LaViola.it