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Rassegna Stampa

Capello: Inter senza ritmo, Fiorentina da Champions

Il pensiero dell’ex tecnico: “Fossi al posto di un allenatore di Serie A, mi augurerei di non incontrare la Fiorentina in questo momento”

Vince la Fiorentina, perde l’Inter e… sorride il Napoli, scrive Fabio Capello sulle pagine della Gazzetta dello Sport. […] L’Inter vista al Franchi non mi è piaciuta, al di là della sconfitta netta. In oltre 70′ non è riuscita a capire come attaccare la difesa della Fiorentina, tanto che ha avuto pochissime occasioni pulite. […] Con i viola che stavano bassi, pur aggredendo il possessore di palla con un pressing feroce, mi sarei aspettato più movimento palla, più cambi di gioco per spostare gli avversari. E invece Calhanoglu ha faticato tantissimo. […] Così la pericolosità dell’Inter si è ridotta ai calci piazzati e ai corner, ma non sempre puoi sperare di risolvere le partite da fermo, quando a livello di gioco sei in difficoltà.

Ai problemi nello sviluppo della manovra, i nerazzurri hanno aggiunto una fase difensiva stranamente deficitaria. La Fiorentina ripartiva con velocità e cattiveria, creando grattacapi continui alla retroguardia di Inzaghi, che faticava ad andare a prendere gli avversari negli uno contro uno. Se poi anche Sommer – provvidenziale nel primo tempo su Kean – commette un errore come sul raddoppio viola, allora diventa complicato portare a casa la pelle. Il 2-0, infatti, ha messo definitivamente la partita sui binari della Viola.

Le colpe dell’Inter, però, non tolgono nulla agli enormi meriti dei ragazzi di Palladino. La Fiorentina ha fatto una grande partita, ordinata difensivamente ed efficace ogni volta che c’era da attaccare. Protagonista assoluto è stato Moise Kean e non lo dico solamente per la bella doppietta: ha giocato da centravanti totale, bravo nel proteggere la palla, nel dare intensità alla squadra, grazie a corsa e muscoli da nove vero. Raramente lo abbiamo visto in queste condizioni negli ultimi anni alla Juventus, quando fisicamente era sicuramente meno pimpante. E sono contento che allo stadio ci fosse Luciano Spalletti, perché avrà preso ottimi spunti per la Nazionale. Kean, Ranieri, Comuzzo, Mandragora e Parisi – cinque italiani – sono stati tra i migliori, bene così per i colori azzurri.

Volendo ampliare il discorso sulla Viola, con i tre punti di ieri è salita al quarto posto, in coabitazione con la Lazio e due punti sopra alla Juventus. Lo merita, perché dopo un periodo di difficoltà, la squadra di Palladino ha inanellato tre vittorie consecutive convincenti rispettivamente contro Lazio, Genoa e Inter: non era di certo facile. Adesso la Fiorentina è una serissima candidata a un posto nella prossima Champions League e, fossi al posto di un allenatore di Serie A, mi augurerei di non incontrarla per come sta bene in questo momento. […]

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