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Ha vinto la Fiorentina. A Milano ci saranno i tifosi viola, in un settore a loro dedicato, ma è corsa contro il tempo. A provarci sono tra i 1500 e i 2000, anche se le difficoltà non sono di poco conto. Il dg Barone lo aveva detto senza giri di parole: «Ci hanno mancato di rispetto». Scrive La Nazione.
E così, tra le pressioni del club e l’indignazione bipartisan dei tifosi, inclusa la Curva Sud del Milan, la Questura ha proceduto con l’annullamento di tutti i tagliandi del terzo anello verde. Anche le poche decine di fiorentini che erano riusciti ad assicurarsi il tagliando, adesso, dovranno procedere con una nuova operazione. La prima transazione sarà riaccreditata sulla carta elettronica inserita in fase di acquisto o in altra modalità, a seconda del canale usato. Ma c’è da fare alla svelta.
Sì, perché ci sarà tempo soltanto fino alle 19 di stasera. Quel che è certo, è che è stato ristabilito l’ordine delle cose, anche se il club rossonero ha precisato di aver seguito le regole. E’ vero, il Milan è lanciatissimo verso uno scudetto che manca da 11 anni, ma cancellare la possibilità ai tifosi avversari di tifare per i propri colori non sarebbe stata la soluzione.
Ma, in buona sostanza che cosa è accaduto? Martedì il Milan ha bloccato le vendite dei tagliandi del terzo anello verde. Quando erano rimasti solo un centinaio di biglietti, a fronte di una capienza di 4000 posti. In pratica, da nessuna parte è stato mai ribadito come quella porzione avrebbe dovuto essere riservata agli ospiti. Non è stata richiesta la InViolaCard, né tantomeno si è optato per restrizioni geografiche. La frittata si è consumata così. Se non altro è arrivato il correttivo.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
									 
																	 
									 
																	 
									 
																	 
									 
																	 
														 
														 
														
Di
Redazione LaViola.it