Calciomercato
Cannavaro e il Tianjin vogliono una risposta da Kalinic
Calma apparente. Dalla Cina, assicura la Fiorentina, tutto tace. Un segnale positivo? Difficile dirlo. Anche perché, in realtà, la partita in questo momento si gioca soprattutto nel campo di Kalinic. Della serie: decide lui.
Del resto, il Tianjin, non avrebbe problemi (e lo ha lasciato chiaramente intendere all’entourage del croato) a staccare un assegno da 50 milioni di euro e a quel punto, per Corvino ed i Della Valle non ci sarebbe niente da fare.
Toccherebbe, appunto, solo e soltanto al giocatore. Ad oggi, comunque Kalinic non ha manifestato grande entusiasmo davanti all’idea di trasferirsi alla corte di Cannavaro. Certo, dipende dal tipo di offerta. Con una proposta davvero indecente, infatti, le perplessità verrebbero probabilmente cancellate.
Non resta che aspettare, quindi, tenendo in caldo le alternative. Quella di Zaza, in questo senso, era e resta la candidatura più concreta. Lui ha voglia di tornare in Italia e la Juventus, pur di farlo partire, è disposta anche a discutere di prestito con diritto (oppure obbligo) di riscatto.
Più difficile, semmai, trovare un’intesa sull’ingaggio. Al momento comunque, non se ne è nemmeno parlato. È solo un’idea, magari più concreta di altre. Quasi certamente invece, va depennato il nome di Stevan Jovetic. Su Jo-Jo c’è il Siviglia, e ieri il montenegrino ha parlato col suo agente per valutarne l’offerta.
La sensazione è che si vada verso l’accordo, con buona pace di chi lo avrebbe rivoluto a Firenze. Capitolo Badelj. La posizione di Corvino è sempre la stessa: chi lo vuole deve tirare fuori una cifra tra i 10 e i 12 milioni. Tanti. Il Milan, per esempio, è fermo a 6-7 mentre la Roma non è andata oltre qualche timido sondaggio.