Cambio di atteggiamento netto da parte degli arbitri italiani seguito, guarda un po’, al duro sfogo di Rocco Commisso dopo la partita di Torino con la Juventus. Ora si va quasi sempre al Var
Da un paio di domeniche soffia un vento diverso sul calcio italiano, scrive il Corriere Fiorentino. C’è stato, infatti, un cambio di atteggiamento netto da parte degli arbitri italiani seguito, guarda un po’, al duro sfogo di Rocco Commisso dopo la partita di Torino con la Juventus.
Alle parole, questa nuova Fiorentina, fa seguire i fatti. E così ecco i contatti (telefonici) col designatore Rizzoli, e il faccia a faccia col presidente della Figc Gabriele Gravina. Passò qualche giorno e, come per magia, ecco il comunicato della Federazione. “Il Presidente ha condiviso con il designatore della Can A Nicola Rizzoli l’esigenza, già trasferita ai direttori di gara, di intensificare il ricorso all’on field review nei casi controversi”.
Con la Sampdoria, due rigori (giusti) entrambi assegnati ai viola grazie all’intervento del Var e sabato, col Milan, la replica. Il gol annullato a Ibra, l’espulsione di Dalbert. La tendenza è chiara. E le (poche) gare di questo weekend lo dimostrano. A Ferrara, in Spal-Juve, si è andati addirittura oltre. Il monitor sul campo infatti non funzionava eppure, il tiro dagli undici metri poi trasformato da Petagna, è stato fischiato proprio grazie alla segnalazione degli addetti al Var. E poi ancora. Il rigore del Genoa contro la Lazio.
In sintesi: ora si va a rivedere (quasi) ogni episodio dubbio. Una vittoria di Commisso che, da par suo, non ha mai chiesto trattamenti di favore ma soltanto uniformità di giudizio ed un miglior sfruttamento della tecnologia.

Di
Redazione LaViola.it