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Camolese: “Fiorentina ha ottima rosa, ma il gruppo deve andare insieme. Vlahovic…”

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L’ex allenatore del Torino: “Permanenza Ribery? Dipende dalle sue condizioni. Vlahovic? L’importante è che non perda la voglia di migliorarsi”

L’allenatore Giancarlo Camolese è intervenuto ai microfoni di Lady Radio. Queste le sue dichiarazioni: “La Fiorentina a Benevento ha centrato un’ottima vittoria, con grande personalità e dimostrando di non tenere uno scontro che poteva, in caso di sconfitta, pregiudicare la sua classifica. Ci sono molte cose positive. Il campionato adesso entra nel vivo: prima fai i punti che servono prima ti togli da situazioni complicate, non importa chi è l’avversario”.

LOTTA SALVEZZA. “È una lotta dura, non c’è da star tranquilli anche se si ha qualche punto in più, perché dietro ci sono squadre con rose competitive che per tante ragioni non sono riuscite ad avere continuità di risultati. Questo poi è un campionato molto particolare: a volte la formazione la fa il Covid. Sono imprevisti che possono capitare a qualsiasi squadra. Tutti devono stare molto attenti: queste variabili possono condizionare il campionato”.

BILANCIO DELLA FIORENTINA. “Sulla carta la Fiorentina ha ottimi giocatori, in mezzo al campo ha fatto acquisti importanti. Castrovilli è da nazionale, Amrabat lo volevano tutti. Davanti ci sono giocatori di primo livello, che giocherebbero titolari in tantissime squadre del nostro campionato. Il bello del calcio è proprio questo: che poi gli uomini devono andare insieme. Non conosco l’ambiente, ma il succo è sempre costruire un gruppo coeso che abbia un obiettivo di gruppo e non solo mire personali. Ci sono però altre 11 partite, col Benevento si è visto un ottimo spirito di gruppo. Aspetterei a dare giudizi definitivi”.

SULLE PAROLE DI PRANDELLI. “Allenare è sempre complicato ma anche molto stimolante, soprattutto quando si allenano piazze importanti come la Fiorentina. Quando si subentra ci sono difficoltà in più: la squadra non l’hai costruita tu, bisogna trovare un assetto tattico che faccia fare subito punti e, soprattutto, bisogna stabilire un contatto umano coi giocatori per farli rendere al meglio. Sono tutte energie che si mettono ogni giorno, in così poco tempo è difficile. Vedo la stanchezza nelle difficoltà in più che ci sono nel subentrare”.

SU VLAHOVIC. “È un giocatore sicuramente molto forte, la Fiorentina sta facendo di tutto per confermarlo. Un po’ di anni fa si diceva che può capitare a tutti fare un’annata, bisogna poi confermarsi per due-tre stagioni. Ora il calcio è cambiato: se hai 20 anni e fai una bella stagione partono delle cifre incredibili, è tutto molto più complicato. I ragazzi così giovani devono continuare a pensare di dover migliorare. L’obiettivo non dev’essere solo quello di fare un contratto, ma di avere la testa per voler sempre crescere. Se è così, la Fiorentina fa un affare per molti anni”.

SU RIBERY. “È un campione, però la carta d’identità non è dalla sua parte. Soprattutto, bisogna vedere quali sono le condizioni: se il campione pretende di giocare sempre si fa dura. Se si mette a disposizione dei giovani e dell’allenatore, senza mettere pressione, diventa un valore aggiunto per una società. Anche perché quando sta bene può sempre fare la differenza”.

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