Il nuovo tecnico ha un compito molto difficile davanti a sé. Il mercato può aiutare mentre sul fronte stadio in sostanza siamo al punto di partenza
Era impensabile poter vedere già a Bologna, alla prima di Iachini, una Fiorentina completamente diversa da quella di Montella. Il nuovo tecnico viola ha cominciato a lavorare sui viola ma a Bologna non poteva fare tanto di più di quello che ha fatto.
Oltre a ricostruire una condizione fisica Iachini deve lavorare tantissimo sulla testa della squadra. Sappiamo bene che questo gruppo era convinto fino a non tante settimane fa di poter lottare per l’Europa League. Ma oggi le cose sono cambiate e Iachini deve far entrare nella testa dei giocatori che d’ora in poi si gioca per salvarsi. Ogni punto ha un peso specifico importante e bisogna scendere in campo per battagliare su ogni pallone e per ogni punto.
A Bologna si è cominciato a vedere uno stile di gioco diverso, uno più adatto a chi deve togliersi da una zona non facile di classifica. Ma il lavoro di Iachini è ancora lungo e solo tra qualche settimana potremo vederne i frutti. Intanto domenica al ‘Franchi’ arriva la SPAL e la Fiorentina ha un solo risultato utile a disposizione: la vittoria.
Passando al mercato la Fiorentina continua la ricerca dei rinforzi
La priorità resta il centravanti e in questo senso Cutrone è sempre il primo nome. Non fa impazzire la piazza ma per dare a Iachini un’alternativa in attacco va bene. D’altra parte a gennaio non si può pretendere di trovare tanto di meglio.
Il Wolverhampton nelle ultime ore sta tirando un po’ la corda per cercare di cambiare le carte in tavola. La Fiorentina resta ferma sulle sue posizioni: prestito di 18 mesi con obbligo di riscatto e aspetta. Cutrone ha già detto sì ai viola e spinge per tornare in Italia.
Dopo che Pradè sarà riuscito a portare a Iachini il centravanti si guarderà al centrocampista e al difensore. In mediana come detto piace sempre Duncan del Sassuolo. Richiesta 20 milioni, la Fiorentina ne offre qualcuno meno ma per ora non ci sono stati grandi sviluppi. In difesa piace sempre Bonifazi. Il Torino chiede 15 milioni, la Fiorentina non andrà oltre 12. Tocca ai granata decidere se accettare l’offerta viola o quella della SPAL o quella dell’Atalanta.
Stadio: siamo tornati al punto di partenza. Commisso non è convinto
Verrebbe da dire che dopo qualche mese di “lavoro” per quanto riguarda la vicenda stadio siamo tornati all’inizio. Mercafir non convince Commisso per il prezzo, Campi per la mancanza di infrastrutture, l’opzione restyling del ‘Franchi’ sembra passata definitivamente di moda. Dunque che si fa? Bella domanda, ma la risposta ad oggi non c’è. Commisso vuole andare ‘fast fast fast’ ma non sa dove andare e quindi aspetta. Come tutti. Aspetta che spunti da qualche parte l’area dei sogni per costruire questo nuovo stadio.
Di
Francesco Zei