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Quando il cambio di marcia è anche tra i pali. Da Fiorentina-Empoli in poi Terracciano è tornato ‘San Pietro’

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Momento di forma ottimo per Pietro Terracciano. Decisivo nel filotto di vittorie consecutive ottenute dalla Fiorentina, come a Cremona

Se la Fiorentina ha messo a referto una striscia di nove vittorie di fila tra Serie A, Coppa Italia e Conference League, molto lo deve ad una crescita generale di se stessa. Sia in termini collettivi, di identità, mentalità oltre che di condizione atletica, ma anche ai tanti passi in avanti fatti dai singoli, oltre che dall’allenatore. Tra le tante note positive in questo momento di grazia che sta vivendo la formazione viola c’è anche Pietro Terracciano.

E dire che con l’arrivo di Sirigu a gennaio più di qualcuno aveva avanzato l’ipotesi che, col passare delle settimane, il neo acquisto invernale avrebbe potuto metterne in pericolo la titolarità, provando a riuscire laddove Dragowski prima e Gollini poi avevano fallito. Niente da fare. Terracciano ha confermato di poter essere a tutti gli effetti il portiere titolare di questa Fiorentina a suon di prestazioni, riuscendo anche a migliorare se stesso.

DA EMPOLI A CREMONA. L’ultima prestazione deludente risale alla gara interna contro l’Empoli, quando sul gol degli azzurri non fu impeccabile. Da lì in avanti Terracciano è tornato in versione ‘San Pietro’. Ottima la prova a Verona, ordinaria amministrazione col Sivasspor all’andata e in parte al ritorno, con quel gol dei turchi su cui, forse, si poteva fare qualcosa in più. Non giocò col Braga nel 3-2 del Franchi, così come a Cremona in campionato, con Sirigu che poi si è fatto male relegando sullo stesso Terracciano tutto il peso delle responsabilità di dover essere ancora più decisivo, quasi perfetto. Come fatto a Cremona in Coppa Italia, con due interventi miracolosi su Tsadjout nel primo tempo e su Buonaiuto nella ripresa, a San Siro contro l’Inter su Mkhitaryan e soprattutto Bellanova, con l’ottima risposta su Di Francesco col Lecce e almeno tre interventi decisivi col Milan, due su Giroud e uno su Hernandez. Nelle 9 vittorie di fila ottenute dai viola, non per caso, sono stati subiti solamente 2 gol, con 7 gare in cui Terracciano e Sirigu (a Cremona in Serie A) hanno mantenuto la porta inviolata. Una mano l’ha data anche la buona sorte, tra il palo di Barella, quello di Gaich a Verona e quello del Sivasspor a Firenze, oltre a vari errori clamorosi sotto porta tra cui quello di Lukaku a porta vuota. Ma è fuor di dubbio come, nel momento più decisivo della stagione della Fiorentina e forse anche della recente storia del club viola visti i traguardi in ballo, Terracciano abbia saputo farsi trovare pronto, anzi prontissimo. Quanto a chi sarà il portiere del futuro ci sarà tempo per pensarci. Per adesso Terracciano c’è, e si vede.

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