Lo spagnolo ha sofferto per essere rimasto fuori con continuità, ieri con il Cagliari però è tornato titolare e ha trovato il colpo vincente per Vlahovic
«Questa vittoria è vita». La frase ad effetto arriva al fischio finale da Callejon, uno che a questa rinascita partecipa direttamente. È suo l’assist perfetto in favore di Vlahovic e così ripaga la fiducia di Prandelli che lo schiera titolare per arginare l’assenza di Ribery infortunato. Lo spagnolo in questo periodo ha sofferto, ma ora è riuscito a risollevare anche la propria situazione personale. È tornato il vero Josè ed è un’ottima notizia per la formazione viola che magari avrà un’arma in più per cambiare rotta al campionato. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
TANTA PANCHINA. E chissà se adesso l’allenatore proverà a studiare diverse soluzioni per metterlo con insistenza nella manovra viola con un modulo diverso rispetto al 3-5-2 come accaduto ieri. Con Prandelli il numero 77 era rimasto fuori dai convocati con il Benevento perché reduce dal Covid19, successivamente titolare con il Milan e con il Genoa ma poi tanta panchina, a volte anche completamente come con il Sassuolo, a Torino contro la Juventus e al Franchi con il Bologna.
MOMENTO DIFFICILE. Non è difficile immaginare il periodo di sofferenza che ha trascorso Callejon a Firenze. Arrivato nel momento in cui partiva Federico Chiesa ha dovuto ritagliarsi spazi e posizioni. In un ruolo inedito con Beppe Iachini e poi in difficoltà con Prandelli che faticava a trovagli una sistemazione in campo, nonostante la grande stima nei suoi confronti. «Dopo alcuni momenti complicati, sono contento. Era un periodo un po’ strano per me. Negli ultimi anni a Napoli giocavo in continuazione, e ora ultimamente qui ero sempre in panchina – aggiunge Callejon – ma ho continuato a lavorare perché io sono testardo e, se lavori, le prestazioni arrivano. Sono felice non solo per la mia prestazione ma anche per quella di tutta la squadra».
Di
Redazione LaViola.it