Rassegna Stampa

Callejon, futuro in bilico. Dipenderà tutto dal nuovo allenatore

Published on

Stagione totalmente fallimentare per lo spagnolo ex Napoli, che non è mai riuscito ad entrare nelle rotazioni dei titolari

Lo scorso ottobre era difficile, se non impossibile, anche solo pensare che José Callejon – cioè uno che si portava dietro da Napoli 350 partite, 82 gol e 78 assist – sarebbe rimasto così ai margini della stagione della Fiorentina. Più che ai margini, come diversamente non si può considerare alla resa dei conti un calciatore che, numeri testimoni, di presenze in maglia viola tra campionato e Coppa Italia ne ha messe insieme 21, che di gol ne ha segnati uno e di assist ne ha serviti sempre uno, che titolare lo è stato in appena sette occasioni (l’ultima il 17 gennaio), che soprattutto di minuti ne ha disputati complessivamente 740, scrive stamani Il Corriere dello Sport. Il confronto non lascia spazio ad interpretazioni differenti da quella dell’assunto di partenza e introduce una domanda inevitabile: la Fiorentina punterà ancora su José Callejon? E José Callejon ha lo stesso entusiasmo e lo stesso spirito dopo questi 7-8 mesi per rimettersi in gioco a Firenze?

NUOVO ALLENATORE. Domanda che ovviamente non può essere soddisfatta adesso, ma che ha bisogno di due fattori per trasformarla in risposta: la scelta del nuovo allenatore viola e il conseguente colloquio tra lo stesso allenatore – con il supporto dei dirigenti che a loro volta lo anticiperanno avendo già chiaro il quadro – e l’attaccante ex Napoli. Al di là dei problemi di questa stagione che va a finire e al di là dell’anno di contratto che rimane tra il club di Commisso e lo spagnolo, sarà quello il passaggio determinante, forse unico, per capire gli scenari possibili. Specie il modo di schierare la Fiorentina deciso dal tecnico che andrà a sostituire Iachini avrà un’incidenza risolutiva: è fuor di dubbio che quest’anno Callejon sia stato penalizzato dal modulo, ma da ottimo professionista non ha mai voluto anteporre gli interessi personali a quelli di squadra accettando sia le tante panchine che l’utilizzo spesso in ruoli non suoi. Si è reso sempre disponibile alle esigenze del gruppo anche a costo di relegarsi ad un ruolo secondario, a cui certo non era e non è abituato.

21 Comments

Popular Posts

Exit mobile version