Buone sensazioni per lo spagnolo ex Napoli al primo allenamento con la Fiorentina: come Ribery, può entrare presto in condizione
Finalmente al centro della “sua” squadra, quella Fiorentina fortemente voluta in ogni modo, aspettando fino all’ultimo secondo possibile, perché il viola lui se l’era già immaginato sulla propria pelle. José Maria Callejon, 33 anni, 349 presenze, 82 gol e 78 assist solo col Napoli dove è arrivato nel luglio del 2013, da ieri è in gruppo, coi nuovi compagni. La negatività al secondo tampone, proprio come Antonio Barreca, ha permesso ad entrambi di unirsi al resto della squadra, scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
FENOMENI, INSIEME. Ha imparato a conoscere, pure sul campo, Franck Ribery e, soprattutto, ha iniziato a prendere confidenza con la filosofia calcistica del suo allenatore, Beppe Iachini. In queste settimane, dal 2 agosto scorso, non appena chiusa la sua esperienza a Castel Volturno, si è allenato in solitaria: ha bisogno di mettere minuti nelle gambe, ma la professionalità dell’atleta, come dimostrato già dal francese ex Bayern, potrebbe fare nuovamente la differenza. Callejon è disposto a fare pure gli straordinari pur di farsi trovare pronto al momento giusto, magari già in occasione della sfida di Cesena contro lo Spezia, tra una settimana.
IL PRIMO GIORNO. Di certo c’è che le sensazioni del suo primo giorno di… scuola col resto della squadra, almeno a giudicare dal sorriso con cui ha lasciato il centro sportivo, devono essere state positive. I tifosi che passavano da lì, riconoscendo dentro l’abitacolo della sua macchina l’inconfondibile baffo, se ne sono accorti subito. Quelle parole pronunciate non appena uscito dallo scalo dei voli provati dell’aeroporto di Firenze, «Io sono José Maria Callejon», in risposta a chi gli chiedeva se fosse pronto a raccogliere l’eredità di Federico Chiesa, è già diventato una sorta di tormentone. La città spera solo di vederglielo ribadire sul campo. Il giocatore, dal canto suo, ha voglia di tornare a sentirsi protagonista, come accaduto in azzurro fino a pochi mesi fa. Era uno dei leader dello spogliatoio e lo è rimasto fino all’ultimo, nonostante fosse evidente che le strade si sarebbero separate.
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Redazione LaViola.it