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Calendari, Lega e società studiano nuove ipotesi: giugno resta l’obiettivo

Serie A Tim Pallone

Le date e gli incastri per portare a termine il campionato: dal 18 maggio allenamenti di gruppo (forse), da metà giugno la Serie A

La Serie A prepara una nuova ripartenza. Con altre ipotesi di calendari che si basano sul 18 maggio come giorno di ripresa degli allenamenti collettivi. Il nuovo tentativo di rinascita in via Rosellini ha già preso forma e in settimana, nel consiglio di Lega e nell’assemblea delle società, saranno presentate nuove ipotesi di calendario. Partiamo dalle certezze: se le date indicate ieri saranno rispettate, il tempo per concludere le 12 giornate di A, per recuperare le 4 gare rinviate e per assegnare la Coppa Italia sarà sufficiente. Questo, dunque, escluderà un cambio di format del torneo e l’introduzione di quei play off “sdoganati” dalla Uefa. Nyon ha chiesto alle federazioni e alle leghe una comunicazione a riguardo entro il 25 maggio, quando è necessario fornire anche una data di ripresa e il calendario, scrive Il Corriere dello Sport.
10 O 14 GIUGNO. Quando verrà giocata la prima partita ufficiale ancora non è chiaro. Per il momento ci sono ancora troppe variabili, una delle quali (la più importante) è legata all’assenza di un protocollo medico. Di certo, però, dopo le 2 settimane di allenamenti individuali (4 maggio) inizieranno quelli collettivi che non potranno durare meno di 3-4 settimane. Fare più in fretta è impossibile e sarebbe rischioso per la salute dei calciatori, alcuni dei quali sono anche alle prese con i postumi del coronavirus. Considerato che si scenderà in campo d’estate, con temperature alte e sottoponendo il corpo a uno stress notevole (si giocherà ogni 3 giorni), è necessario riaccendere il motore nel modo giusto, senza fretta.

VIA A BLOCCHI. La ripartenza sarà con tutte le gare di Serie A una dietro l’altra, senza lasciare spazi per le coppe europee. La Uefa si è tenuta aperta entrambe le soluzioni (calendario a blocchi o parallelo), ma è ormai scontato che in ogni Paese prima si disputino i tornei nazionali, con Champions ed Europa League ad agosto. L’ipotesi del calendario in parallelo, dunque, per il momento è stata messa in naftalina. Diverso è il discorso per la Coppa Italia: le semifinali di ritorno e la finale saranno regolarmente previste perché la Uefa vuole che i trofei nazionali siano assegnati (i vincitori accedono direttamente alla fase a gironi dell’Europa League).

COME SI RIPARTE. Già, ma quale sarà il primo incontro che si giocherà in Italia dopo lo stop? L’orientamento nelle scorse settimane era quello di ripartire con le semifinali di Coppa Italia in chiaro su Rai 1: il 27 maggio a Torino Juventus-Milan, il 28 a Napoli Napoli-Inter. Chiaramente il ritardo nella ripresa delle sedute collettive porterà a slittare in avanti il calendario e lo comprimerà. Tradotto: nelle prime settimane, in cui era stati “centellinati” i match di mercoledì, adesso invece ci saranno quasi sempre impegni. Quasi certamente non si riprenderà con i recuperi che saranno comunque posizionati nelle prime due settimane come le semifinali di Coppa Italia (se non saranno in testa). Se si riprenderà mercoledì 10 giugno, ci saranno disponibili 16 “finestre” dove collocare le sfide; se si riprenderà domenica 14, ce ne saranno 15 ovvero il numero minimo per completare le 12 giornate e i 4 recuperi di A, le semifinali di Coppa Italia e la finale. Andare oltre il 14 giugno significherebbe non assegnare la Coppa Italia (risparmiate 2 finestre) o scendere a patti… con i play off. Da vedere se le squadre del Nord potranno utilizzare i loro stadi per le prime gare interne: la Lega è fiduciosa.

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