Le date e gli incastri per portare a termine il campionato: dal 18 maggio allenamenti di gruppo (forse), da metà giugno la Serie A
VIA A BLOCCHI. La ripartenza sarà con tutte le gare di Serie A una dietro l’altra, senza lasciare spazi per le coppe europee. La Uefa si è tenuta aperta entrambe le soluzioni (calendario a blocchi o parallelo), ma è ormai scontato che in ogni Paese prima si disputino i tornei nazionali, con Champions ed Europa League ad agosto. L’ipotesi del calendario in parallelo, dunque, per il momento è stata messa in naftalina. Diverso è il discorso per la Coppa Italia: le semifinali di ritorno e la finale saranno regolarmente previste perché la Uefa vuole che i trofei nazionali siano assegnati (i vincitori accedono direttamente alla fase a gironi dell’Europa League).
COME SI RIPARTE. Già, ma quale sarà il primo incontro che si giocherà in Italia dopo lo stop? L’orientamento nelle scorse settimane era quello di ripartire con le semifinali di Coppa Italia in chiaro su Rai 1: il 27 maggio a Torino Juventus-Milan, il 28 a Napoli Napoli-Inter. Chiaramente il ritardo nella ripresa delle sedute collettive porterà a slittare in avanti il calendario e lo comprimerà. Tradotto: nelle prime settimane, in cui era stati “centellinati” i match di mercoledì, adesso invece ci saranno quasi sempre impegni. Quasi certamente non si riprenderà con i recuperi che saranno comunque posizionati nelle prime due settimane come le semifinali di Coppa Italia (se non saranno in testa). Se si riprenderà mercoledì 10 giugno, ci saranno disponibili 16 “finestre” dove collocare le sfide; se si riprenderà domenica 14, ce ne saranno 15 ovvero il numero minimo per completare le 12 giornate e i 4 recuperi di A, le semifinali di Coppa Italia e la finale. Andare oltre il 14 giugno significherebbe non assegnare la Coppa Italia (risparmiate 2 finestre) o scendere a patti… con i play off. Da vedere se le squadre del Nord potranno utilizzare i loro stadi per le prime gare interne: la Lega è fiduciosa.
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Redazione LaViola.it