Editoriali
Calcio mercato fermo, ma il calcio giocato è già alle porte
Sembrava sul punto di decollare qualche giorno fa, invece il mercato della Fiorentina, ad oggi, resta bloccato. La prima metà del gennaio di riparazione si è chiusa senza che la società gigliata abbia compiuto operazioni degne di nota, sia in entrata che in uscita.
È proprio il mercato in uscita a bloccare qualsiasi tentativo in entrata da parte di Corvino. Il dg viola attende le risoluzioni di alcuni casi noti che potrebbero aprire le porte a qualche innesto. Le questioni Olivera e Sanchez, ad esempio, oltre alle consuete tentazioni inglesi per Babacar, potrebbero rimpinguare le case viola quanto basta per abbozzare qualche operazione in entrata, anche se in alcuni casi ci si domanda se sarà possibile trovare di meglio di ciò che si sta lasciando.
Si parla, ovviamente, di Babacar. Il senegalese parte sempre dalla panchina, ma pur con tutti i suoi limiti continua ad avere statistiche da bomber vero, di quelli che la mettono dentro anche e sopratutto quando la palla scotta (vedi Cagliari, per citare l’esempio più recente). In caso di partenza (comunque non così probabile: offerte concrete ad oggi non ce ne sono), di certo non sarebbe il Kukovec di turno o l’arrivo di Vlahovic a poter sostituire il senegalese. Trovare un attaccante di sicura affidabilità risulterebbe impresa ardua per Corvino. Decisamente più semplice la sostituzione dei sudamericani con la valigia in mano: visto l’impatto a dir poco modesto che i due hanno avuto in questo campionato, nella peggiore delle ipotesi i sostituti potrebbero rendere allo stesso modo dei loro predecessori.
Comunque sia, resta un dato di fatto: la Fiorentina domenica riprenderà il campionato, ed il suo mercato invernale deve ancora iniziare. Ciò significa che Pioli, il quale non sarà di certo entusiasta della situazione, dovrà lavorare con un roster che presumibilmente non sarà del tutto uguale a quello della Fiorentina il 1° febbraio. Che sia colpa di un Corvino ancora una volta in ritardo sui tempi ottimali del mercato? Oppure la responsabilità è da attribuire al mercato invernale stesso, che mette tutte le società in difficoltà per la sua ambigua strutturazione? Resta il fatto che anche stavolta i viola potrebbero risentire di qualche operazione last minute da inserire in fretta e furia nel gruppo. Il lato positivo? Salvo imprevisti, nessuno dei titolari verrà toccato dalla follia del calciomercato, fornendo a Pioli quella continuità necessaria per far crescere ulteriormente un gruppo già evolutosi rispetto a qualche mese fa.
Domenica, tra l’altro, la sfida con la Sampdoria ha un’importanza doppia, dato che si tratta di una diretta avversaria per l’Europa League. I blucerchiati sono una squadra dai valori simili a quelli viola e vengono da un pessimo momento, a differenza di una Fiorentina imbattuta da otto partite in Serie A. La pausa, però, rimescola tutte le carte in gioco: a Pioli il difficile compito di far riprendere il lavoro dei suoi ragazzi dove l’avevano lasciato prima delle vacanze. Con la speranza di vedere una Fiorentina più cinica in fase offensiva, al fine di poter portare a casa più punti in relazione alla mole di gioco creata.