Il giocatore della Juventus e della Nazionale, dal ritiro azzurro di Coverciano, lancia il duro allarme alle istituzioni politiche e calcistiche
Anno zero del calcio italiano? No, anno -1. Al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, che da Trento usa la metafora per la crisi del calcio italiano, replica ancora più duro Leonardo Bonucci, dal ritiro azzurro. “Come ho già detto siamo arrivati ad un punto zero ma in questo ultimo anno nulla è cambiato ed è stato fatto, anzi le cose sono peggiorate“.
“Al nuovo presidente federale chiederei subito di fare una riforma importante per far ripartire il calcio italiano e dare regole ferree“, ha aggiunto Bonucci, da Coverciano. “La posizione di Tommasi? E’ stata presa perché sia da stimolo per chi deciderà il futuro. La priorità sono i calciatori e vanno prese decisioni nel merito. Gravina? Tommasi ha scelto di non schierarsi ma questo non significa non sostenerlo, abbiamo fiducia nel nuovo presidente perché possa cambiare e migliorare il nostro calcio”.
“Come ho già detto siamo arrivati ad un punto zero ma in questo ultimo anno nulla è cambiato ed è stato fatto, anzi le cose sono peggiorate – ha aggiunto il difensore della Juve e della nazionale rispondendo alle dichiarazioni del sottosegretario allo sport Giorgetti – Siamo al 12 ottobre e ad esempio la Viterbese che a me sta tanto cara non ha ancora giocato una partita. Non credo sia una cosa normale nel calcio, mi auguro che il nuovo presidente federale corra ai ripari per far ripartire il movimento: se lo meritano l’Italia, i tifosi e noi calciatori”.

Di
Redazione LaViola.it