In ogni turno di A ci sono dai 400 ai 480 minuti di non gioco. Troppi tempi morti, e i giovani non seguono più il calcio
Siamo ormai assuefatti ai tempi morti del calcio, sottolinea il Corriere Dello Sport rifacendosi ad un rapporto dell’osservatorio del calcio Cies.
Gran parte dello spettacolo è fatto del pallone che finisce fuori dal campo, del portiere che ci pensa un po’ troppo prima di rinviare, delle lente passeggiate durante i cambi, delle attese per le decisioni del Var e delle proteste dei calciatori. In ogni turno di A ci sono dai 400 ai 480 minuti di non gioco: nelle prime 7 giornate, per 3.066 giri di lancette non è successo praticamente nulla di rilevante. La differenza tra il tempo dell’evento e il tempo effettivo di gioco è enorme. Senza neppure rendercene conto, abbiamo già perso 50 ore di calcio. E se è vero che tutto il mondo è Paese, le differenze tra un torneo e l’altro fanno comunque statistica: i 54’ di gioco reale in Italia e in Spagna sono meno dei 55’ della Bundesliga e dei 56’ di Ligue1 e Premier.
Nell’arco di cinque campionati il tempo effettivo è diminuito dai 56 minuti e 55 secondi di media per gara nel 2020-21 ai 55 minuti e 17 secondi del 2023-24, fino a scendere a 54’ e 54’’ in questa prima parte di stagione. Si gioca di meno anche se, di fatto, le partite durano di più a causa dei recuperi extralarge: la durata di un match era di 95 minuti e 41 secondi un lustro fa, ora è di 98 minuti e 24.
In 12 partite su 70 il tempo effettivo non ha raggiunto neppure il 50% di quello reale. I 44’ di calcio di Empoli-Monza, i 46’ di Genoa-Inter e i 47’ di Verona-Venezia rappresentano i risultati peggiori, mentre nelle sfide della Juve si è giocato sempre oltre i 58’. Anche al Napoli piace stare in campo, al punto che la sfida tra gli azzurri e i bianconeri – considerata noiosa visto lo 0-0 finale – è stata quella con il tempo effettivo più alto: 64 minuti e 10 secondi impegno vero, con una inattività di “appena” 32 minuti. Anche per questo, secondo recenti analisi, un giovane su tre non segue più il calcio.

Di
Redazione LaViola.it