Rassegna Stampa
Calabrese su Repubblica: “Un successo e tante domande”
Tre punti utili in Conference, ma prestazione deludente: “Pioli lontano dalla sua idea di gioco, e Kean deve diventare decisivo”
Giuseppe Calabrese, su La Repubblica-Firenze, analizza con lucidità e misura la vittoria della Fiorentina in Conference League, evidenziando come il successo non basti a cancellare i dubbi su un avvio di stagione ancora incerto e poco convincente. “Ci teniamo il risultato, ma ci teniamo anche tutti i dubbi di questo avvio di stagione indecifrabile“.
Il giornalista non nasconde la delusione per una prestazione che non ha rispettato le attese: “Inutile far finta di niente, ieri sera ci aspettavamo un’altra partita. Un’altra Fiorentina. Speravamo che l’Europa potesse riaccendere la qualità di questa squadra (ma che bello il gol di Ndour) e ridare a Pioli un po’ di certezze“. E invece, resta “la sensazione di avere davanti ancora qualcosa di incompiuto, una squadra sempre in cerca di se stessa“.
Pur riconoscendo l’importanza del successo, Calabrese invita a guardare oltre il risultato. “Sì, d’accordo, ieri sera contava vincere e la Fiorentina ha fatto i compiti a casa e si è presa tre punti che valgono un piccolo passo avanti in Europa. Bene così. Però se guardiamo un po’ più in là ci accorgiamo che le difficoltà non sono del tutto superate, che servirà ben altro per recuperare punti in campionato“.
“Tante le questioni aperte sul tavolo del tecnico, tanti i dubbi che la sfida di Conference non ha chiarito fino in fondo: le difficoltà di alcuni, la fatica a costruire gioco e a fare gol, una certa prevedibilità». E anche Pioli, osserva Calabrese, “è ancora lontano dalla sua idea di squadra“. “In questo momento ci dobbiamo accontentare e allora prendiamoci questa vittoria e proviamo a voltare pagina. Domenica c’è la Roma e quello sì che sarà un test importante“.
Il finale apre uno spiraglio di speranza, ma con prudenza: “Basta poco per cambiare la storia. La qualità c’è, però bisogna iniziare a tirarla fuori. E magari ritrovare anche i gol di Kean, che finora si è visto poco. Perché anche da lui passa la rinascita della Fiorentina“.