Si sta per chiudere una stagione che, secondo Calabrese, rischia di trasformarsi nel “più clamoroso flop della gestione Commisso”
Giuseppe Calabrese, nell’editoriale pubblicato su la Repubblica-Firenze, analizza con toni amari il momento critico della Fiorentina, eliminata anche dalla Conference League dopo l’uscita dalla Coppa Italia. Una stagione che, secondo l’autore, rischia di trasformarsi nel “più clamoroso flop della gestione Commisso“.
“Una notte difficile, agitata, complicata, ribaltata e poi persa“, scrive Calabrese, sottolineando come “la Fiorentina ha provato a reagire ma ha ceduto alla frenesia e ha perso l’occasione di salvare una stagione“. Ora “rimane solo il campionato per salvare la faccia, ma risalire in classifica è un’impresa quasi impossibile“.
Il giudizio sull’allenatore è netto: “Palladino ha fallito e ha trascinato nel baratro una città intera“, nonostante avesse a disposizione “la Fiorentina più forte degli ultimi anni“. Dopo l’eliminazione precoce in Coppa Italia e la resa in Conference, anche in campionato la squadra “è scivolata in una posizione anonima e senza senso“.
Calabrese contesta l’idea di un miglioramento rispetto al passato: “Sì, va bene, Palladino in campionato potrebbe fare più punti di Italiano, quindi, dirà qualcuno, l’asticella potrebbe averla alzata. Ma il calcio è fatto di risultati, non di numeri, e Italiano ha fatto giocare alla Fiorentina tre finali, Palladino zero“. La conseguenza è evidente: “l’asticella si è abbassata, e parecchio“.
Il giornalista non nasconde la preoccupazione per il futuro: “Senza considerare il rischio che senza Europa molti giocatori, quelli di qualità almeno, potrebbero andare via. Da De Gea a Kean sono tanti i punti interrogativi“. La prospettiva è quella di un “gioco dell’oca che riporterebbe la squadra viola al punto di partenza“.
“Dunque usciamo di scena. Senza gloria e a testa bassa“, scrive amaramente Calabrese. E chiude con un appello implicito al presidente Commisso: “Per ripartire servirà una squadra tutta nuova, o quasi. Un investimento importante. Un rilancio su cui Commisso dovrà riflettere“.
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Redazione LaViola.it