Il patron del Torino ha superato i Della Valle quanto ad investimenti. E adesso punta a farlo in pianta stabile anche in classifica
Ormai lo si è capito: nel calcio moderno soldi e monte ingaggi sono sempre più un fedele specchietto di quello che accadrà sul campo. Piaccia o meno, è così. E proprio nei giorni in cui con il ritorno a Firenze di Vittorio Cecchi Gori è tornato prepotente il tema della passione e del cuore oltre che degli investimenti, fa specie vedere come il Torino di Urbano Cairo abbia messo la freccia scavalcando la Fiorentina dei Della Valle quanto a monte ingaggi:

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Già ma cosa ha vinto il Torino? Niente. Quante volte è arrivato davanti alla Fiorentina? Mai. Se non quest’anno. Perché i granata sono davanti di ben 7 punti in classifica, e sarà pressoché impossibile assistere ad un controsorpasso, sul campo, anche in caso di vittoria viola domenica al Franchi. Perché dal punto di vista degli investimenti ormai Cairo ha superato i Della Valle, in autofinanziamento totale da almeno due anni.
6 milioni soltanto era la differenza ai nastri di partenza tra le due rose. Ma tra avere la certezze Sirigu tra i pali che guadagna 1,7 milioni di euro netti e la scommessa Lafont che ne prende 0,6, ce ne passa. Così come tra l’avere Belotti che ne prende 1,8 rispetto a Simeone che ne prende 1,1.
Là dove la parola futuro è più che interessante a Torino, qua, dove invece all’orizzonte c’è una nuova rivoluzione con cessioni a suon di milioni per ripartire con altre scommesse, a Firenze. Perché le certezze nel calcio moderno, se non alzi gli ingaggi, non ti toccano. Anche se ti chiami Fiorentina. Ed in una situazione ambientale e dirigenziale così precaria, tantomeno. E pensare positivo, per l’oggi, ma soprattutto per il domani, dalle parti di Firenze, è tutt’altro che cosa semplice.

Di
Gianluca Bigiotti