L’allenatore Maran ha cambiato 6 volte su 8 il reparto arretrato ma il rendimento non ne ha risentito. E Cragno sorride
Cambiando l’ordine dei difensori in campo, non cambia l’affidabilità della linea schierata a protezione della porta difesa da Cragno e questo non può che essere un dato più che positivo per Rolando Maran.
Come riporta il Corriere dello Sport Stadio, l’allenatore del Cagliari ha già utilizzato sei tipi di difesa differenti nelle otto giornate fino a qui disputate ed è riuscito, nonostante i vari avvicendamenti, a ritagliarsi il quinto posto tra i migliori reparti arretrati della serie A.
A pari merito con Torino, Parma e Lazio, i rossoblù hanno incassato nove reti, chiudendo le ultime due gare alla Sardegna Arena senza subire gol.
NUMERI TOP. E in totale sono tre su otto le gare al termine delle quali gli isolani hanno chiuso senza che Cragno dovesse andare a raccogliere la palla in fondo al sacco perché agli scontri interni contro Sampdoria e Bologna va aggiunta la gara di Bergamo (vinta 1-0). Un andamento che ha soddisfatto parecchio il tecnico cagliaritano che ha voluto subito dare la sua impronta alla nuova linea, facendo in modo che, a prescindere dai nomi dei protagonisti, i concetti di gioco fossero ben chiari a tutti.
Srna sulla destra è diventato una garanzia tanto da giocare da titolare sette gare su otto, mentre Klavan gli è stato praticamente sempre vicino con i sei gettoni dall’inizio. Ceppitelli (una sola giornata per lui prima dell’infortunio), Romagna, Pisacane e Andreolli si sono alternati al centro della linea mentre a sinistra è stato Padoin a farla da padrone lasciando solo due gare da titolare a Lykogiannis e una a Faragò.
SUPER CRAGNO. Proprio grazie a questa amalgama ben collaudata e ad alcune grandi parate di Cragno, il Cagliari è riuscito a fare bella figura puntando su un reparto che, quando l’attacco ha faticato a trovare la via del gol, è riuscito a dare certezze alla squadra. Era da aprile 2017 che la formazione sarda non riusciva a giocare due gare consecutive interne senza subire gol e questo dato è rassicurante sul tipo di lavoro che il pacchetto arretrato sta svolgendo agli ordini di Maran e del suo staff.
Una sicurezza che, tanto per non andare troppo indietro nel tempo, l’anno scorso non è arrivata visto che sia Rastelli prima che Lopez poi hanno dovuto faticare parecchio per riuscire a dare copertura alla porta. Nelle prime otto giornate dello scorso campionato (va detto, però, che il Cagliari affrontò Juventus, Milan e Napoli tra le altre), le reti al passivo furono ben quattordici e questo fu uno dei numeri che costarono la panchina al tecnico della promozione dei record.
Di
Redazione LaViola.it