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Cagliari, 8’ (a 12’) di possesso nell’altra metà campo. Sardi devastanti davanti, viola disastrosi
Davanti Cagliari più ispirato e con più idee. Pochissimo possesso nella metà campo avversaria ma devastanti. Viola senza intesa e collaborazione davanti
Cinque gol sul groppone, che potevano essere anche di più, e la sensazione di non averla proprio giocata la partita contro il Cagliari. La Fiorentina che torna dalla trasferta in Sardegna ha più di qualche interrogativo da porsi e qualche dubbio da risolvere. Non ha funzionato niente per i viola, dall’atteggiamento alla tattica passando per i singoli. E se i dati possono essere influenzati dal fatto che la squadra di Maran si è rilassata nel finale concedendo spazio ad una flebile reazione della Fiorentina, ce n’è uno che la dice lunga:
Dopo la sosta rientrerà Ribery. Devastante la sua assenza, non tanto in termini di punti, perché tra Sassuolo, Parma e Cagliari sono arrivati comunque 4 punti, ma soprattutto in termini di pericolosità offensiva e prestazione, scadenti anche contro neroverdi e gialloblu contro cui comunque erano arrivati punti. E col francese in campo, già a Verona, è lecito attendersi ancora Vlahovic dal 1’. Con Chiesa a destra se nel 3-5-2 o nel tridente col 4-3-3, è ancora presto per dirlo. Ma al di là di schemi e tatticismi, una cosa è certa: servono schemi d’attacco e intesa per massimizzare gli sforzi e ottenere ciò che il Cagliari ha ottenuto contro i viola, ovvero la facilità di arrivare al tiro e di buttarla dentro. Cosa in cui in larga parte di questo avvio di stagione la Fiorentina è invece mancata.