Lunga intervista di Martin Caceres al Corriere dello Sport-Stadio, con il difensore ex Juventus che parla del suo presente a Firenze
Ecco la prima parte dell’intervista, nella quale ha dolci parole per i giovani compagni di squadra:
Caceres, lei al Milan ha già segnato. Se lo ricorda?
«E come me lo dimentico. Ne feci addirittura due, ma era Coppa Italia e vestivo un’altra maglia (quella della Juventus, ndr). Un tap-in e una tiro dalla distanza, ma ormai parliamo di diversi anni fa (08 febbraio 2012 a San Siro, ndr)».
Per lei, difesa a 3, a 4 o a 5 cosa cambia?
«E’ la stessa cosa, è una questione di numeri per quelli a cui piacciono: a me basta giocare».
Montella ha scelto la difesa a tre per far giocare Caceres?
«Non scherziamo… (ride, ndr). Era successo anche quando non c’ero io».
Di certo lei ha trovato quasi subito una maglia da titolare.
«Avevo parlato con il direttore Pradè, oltre ad aver visto il mix giusto di giocatori giovani e di esperti, con Ribery in testa, ho capito che questa era la soluzione giusta per le mie ambizioni. E adesso….».
E adesso?
«Voglio metterci le radici (ride, ndr). Starci almeno 3, 4, 5 anni. Sono stato un giramondo fino ad oggi (questo è il nono club, ndr). Ho trovato casa e voglio starci con la mia famiglia».
Restiamo sui giovani: chi l’ha sorpresa?
«Castrovilli. Non lo conoscevo. Credetemi, è davvero tantissima roba. Adesso deve solo continuare in questa direzione. Può fare bene Ranieri, così come Sottil, altro che dopo averlo visto contro il Napoli mi ha lasciato senza parole. Dite che deve tornare di più indietro? Vero, ma basta dirglielo una volta».
Fisicamente come sta?
«Molto bene. In passato ho dovuto fare i conti con qualche fastidio fisico che mi ha limitato, ma ora ho trovato il giusto punto di equilibrio».
Di
Redazione LaViola.it